A Taranto è accaduto questo. Tre giorni prina del voto, fissato a partire dal 17 gennaio, il consiglio uscente dell’Ordine degli avvocati ne ha disposto il rinvio. Sine die. Cioè, chissà quando. Rinvio legato al fatto che va approfondita una questione: alcuni candidati sono ritenuti immediatamente non rieleggibili, ai sensi della norma, perché hanno raggiunto il limite dei mandati. Alcuni candidati che sono membri dell’attuale consiglio. Ovvero, se si fosse andati al voto, oggi, non sarebbero in carica. Ma lo sono avendo deciso, (anche) essi stessi, il rinvio. La cosa suscita polemiche ed ipotesi di ricorsi per eventuale conflitto di interessi.
Di seguito un comunicato diffuso dall’Ordine degli avvocati di Bari:
Venerdì 25 gennaio, alle 16, presso la Sala Consiliare dell’Ordine degli avvocati di Bari – al sesto piano del Palazzo di Giustizia di Piazza de Nicola -, la proclamazione del nuovo Consiglio dell’Ordine a seguito della quattro giorni di votazioni alla quale i 6.957 legali del distretto barese sono stati chiamati ad esprimere la propria preferenza.
A presiedere la proclamazione, il presidente della commissione elettorale Alberto Bagnoli, già presidente della Cassa Forense nazionale.
Cinque le aggregazioni in lizza:
‘Con Giovanni Stefanì presidente’ , candidato presidente Giovanni Stefanì;
‘Sindacato avvocati Bari’ , candidato presidente Lucilla Pavone;
‘Futuro@forense’, candidato presidente Nicola Zanni;
‘Partecipi-amo’, nessun candidato presidente;
Lista a due, candidati Roberta Valente e Piero Lovero;
e due candidature singole, quelle di Gianluca Mininni e Luisa Guarracino.
