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Dopo Taranto, la visita alle caserme di Ostuni e Francavilla Fontana Giovanni Nistri, comandante generale dell'Arma dei carabinieri

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Dopo l’inaugurazione della caserma nel centro storico di Taranto (foto) il comandante generale si è recato nel brindisino. Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

Nel pomeriggio di ieri 30 gennaio 2019, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, accompagnato dal Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, Generale di Brigata Alfonso Manzo, ha visitato la Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana e le Stazioni dei Carabinieri territoriali e forestali di Ostuni, dove – in entrambi i casi – è stato ricevuto dal Comandante Provinciale Carabinieri di Brindisi, Colonnello Giuseppe De Magistris, e, a Francavilla Fontana, dal Comandante della Compagnia, Capitano Gianluca Cipolletta, e, a Ostuni, dal Col. Ruggiero Capone, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Brindisi e dal Capitano Daniele Boaglio, Comandante della Compagnia di Fasano.

Nella Città degli Imperiali, nella sala rapporto della caserma, l’Alto Ufficiale ha incontrato i Comandanti delle sette Stazioni territoriali ricadenti sotto la giurisdizione della Compagnia (ovvero, oltre alla Capoluogo, quelle di San Donaci, San Pancrazio Salentino, Villa Castelli, Oria, Erchie e Torre Santa Susanna), nonché militari di ogni grado del Reparto, i componenti della locale Associazione Nazionale Carabinieri in congedo e una delegazione degli organismi di rappresentanza regionale (COBAR). Nella Città Bianca, invece, il Generale Nistri ha incontrato i Comandanti delle Stazioni Carabinieri territoriale, Luogotenente Federico Sabatelli, e forestale, Maresciallo Biagio Paolo Barra, nonché tutti i Carabinieri effettivi presso i due reparti.

Nel corso dell’incontro con il personale, in entrambi i casi, il Generale Nistri ha tratteggiato la figura del Carabiniere, rimarcandone l’essenziale ruolo nell’ossatura del “Sistema Sicurezza” italiano ed evidenziandone l’imprescindibile cifra principale dell’onestà, che non può non contraddistinguere i militari dell’Arma né essere macchiata dal comportamento scorretto di pochi che devono essere isolati e perseguiti sempre con il massimo rigore. Inoltre, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri si è soffermato sul ruolo fondamentale dei Carabinieri, alfieri della legalità in ogni angolo del Paese, da tradurre in un’azione sempre più vicina e prossima alle popolazioni, per interpretarne bisogni e soddisfarne le esigenze.

L’Alto Ufficiale ha altresì espresso parole di apprezzamento e di ringraziamento per l’attività svolta, nonché per lo spirito di sacrificio, la dedizione e l’incondizionata disponibilità evidenziata in più occasioni, anche nel recente periodo, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi nell’espletamento del servizio devolutogli a tutela delle comunità affidate alla vigilanza dell’Arma per la quotidiana opera di prevenzione e repressione attuata sul territorio, ribadendo l’importanza e il ruolo di assoluta centralità ricoperto dall’Arma dei Carabinieri nel “sistema sicurezza” del Paese. Da ultimo, il Generale ha tenuto anche un punto di situazione operativo, affrontando le problematiche di maggiore pregnanza relative al territorio della provincia e dei comuni visitati, e ha pure voluto conoscere l’evoluzione delle principali attività investigative in corso volte al contrasto alle più aggressive forme criminali. Nella circostanza, il Generale Nistri ha esortato tutti a continuare a fornire il massimo impegno, assicurando in primis costante vicinanza e attenzione alle esigenze dei cittadini, nonché sottolineato l’importanza dei c.d. “servizi di prossimità” alla popolazione, che, di fatto, sono la prima strategia d’impatto per contrastare alla base, sin dalla loro nascere, anche le più complesse dinamiche criminali.

Al termine di entrambe le visite, prima di accomiatarsi, il Generale Nistri ha voluto vergare il “memoriale del servizio”, principale (e storico) documento in uso nelle Stazioni Carabinieri per attestare il servizio e le attività giornaliere di tutti i Carabinieri.

La visita presso la Stazione Carabinieri di Ostuni assume un significato particolare, posto che tale reparto rappresenta la prima implementazione della politica di razionalizzazione dei presìdi dell’Arma sul territorio regionale, essendovi stata realizzata, il 15 maggio 2018, la coabitazione infrastrutturale dei due reparti, ovvero quello “Territoriale” e quello “Forestale” preesistenti in quel comune ma in sedi diverse. Il tutto, nell’ottica del contenimento delle spese pubbliche, in ossequio alle previsioni della legge 124/2015 (c.d. legge Madia). Tale provvedimento rientra nell’ambito della più ampia manovra strategica del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, intesa a razionalizzare i presidi dell’ex Corpo Forestale dello Stato in ossequio alle previsioni della citata legge Madia, che, nel prevedere l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, postula anche il conseguimento di risparmi connessi pure con la razionalizzazione immobiliare e il conseguente risparmio sul pagamento delle “locazioni passive”. Dopo la riorganizzazione di uffici e reparti a livello centrale, questo è stato il primo accorpamento sul territorio pugliese che ha unificato le sedi di una Stazione Territoriale e una Forestale dell’Arma. A Ostuni, il fabbricato che ospita in coabitazione i due Reparti dell’Arma – la cui costruzione è stata completata nel 1997 – è di proprietà demaniale e, pertanto, non comporta oneri di locazione passiva. Esso accoglie i Carabinieri dal 1998 ed è in ottimo stato d’uso. La Stazione Carabinieri Forestale è stata ubicata in un’ala del primo piano e ha tutti gli spazi necessari per espletare le specifiche attribuzioni istituzionali di competenza, grazie a interventi manutentivi minimali che hanno permesso di adeguare una porzione di quella che era l’area logistica della Stazione a nuova area operativa. Il trasferimento della Stazione Carabinieri forestali, con il conseguente rilascio dell’immobile in cui si trovava in regime di locazione passiva, ha consentito il risparmio di un canone d’affitto pari a circa 12.000 € all’anno.


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