Docce fredde e così i detenuti nel carcere di Trani, da ieri, attuano lo sciopero del vitto.
“Un disagio che si protrae da diversi mesi nonostante le numerose sollecitazioni della polizia penitenziaria. A questa situazione si aggiungono i cattivi odori che da giorni provengono dagli scantinati del penitenziario a causa del probabile cattivo deflusso di acque e che generano condizioni di non facile vivibilità. Nel carcere di Trani si associa una condizione di scarsa qualità di vita dei poliziotti penitenziari stremati da turni di 8 ore che nel solo mese di gennaio hanno accumulato oltre 4mila ore di lavoro straordinario, in violazione delle norme contrattuali. Il personale è costretto a coprire più postazioni di servizio con un un vigilanza serale di non meno di 100 reclusi per agente. La Federazione sindacale protesta per il grave immobilismo dei vertice regionali dell’amministrazione penitenziaria ‘da sempre latitante nell’offrire risposte sui diritti contrattuali dei dipendenti, e da sempre contestati dal nostro sindacato'”. Dichiarazioni del sindacato di polizia penitenziaria Cosp, del segretario nazionale Domenjco Mastrulli.
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