Di seguito il comunicato diffuso da Corsina Depalo, presidente del comitato No inceneritore:
Apprendiamo la notizia del sequestro dell’impianto sperimentale Isotherm di ITEA a Gioia del Colle, per ipotesi di varie irregolarità ambientali. Lungi da noi anticipare conclusioni o emanare sommari giudizi, ma che qualche cosa non andasse nel verso giusto in quella sperimentazione di ossicombustione l’avevano già scritto ARPA e ASL in documenti ufficiali, documenti che noi abbiamo anche citato nel nostro ricorso al Capo dello Stato contro l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione alla NEWO. Infatti la base tecnologica su cui si fonda la richiesta di insediamento dell’impianto NEWO a Bari è esclusivamente costituita dalla sperimentazione ITEA di Gioia del colle, propalata come affidabile, innocua e efficacissima a trattare rifiuti, producendo solo perle vetrose riutilizzabili come residuo. Nel7 nostro e negli altri ricorsi presentati avverso l’AIA regionale, questi elementi sono stati ampiamente contestati con oggettivi dati di fatto tecnici e giuridici. Ma ora il punto è anche un altro: la Regione Puglia, che evidentemente aveva dato per buona la prosopopea rassicurante ed efficientista di NEWO sull’ossicombustione sperimentata a Gioia, riportandola nelle motivazioni dell’AIA stessa, non ritiene, alla luce del sequestro, di annullare o quanto meno di sospendere gli effetti dell’autorizzazione, in attesa degli esiti dell’indagine? Se si dimostrasse, infatti, che le presunte performance dell’impianto ITEA esibite da NEWO fossero, oltre che dubbie, ottenute comunque a discapito del rispetto delle norme di tutela ambientali e di sicurezza della salute pubblica, come potrebbero gli uffici regionali giustificare la mancata adozione di una ovvia misura di cautela come il ritiro o la sospensione dell’AIA? Come lo potrebbe giustificare anche il Presidente Emiliano, che non ha mai smentito a parole la sua contrarietà all’impianto? E il Sindaco Decaro, anche lui dichiaratamente contrario all’insediamento, non dovrebbe, alla luce di questo nuovo elemento, tornare a bomba con una revisione del parere del Comune e una richiesta di annullamento dell’AIA alla Regione?
Pretendiamo risposte, ma soprattutto fatti.