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Soldi per la piscina di Grumo Appula, richiesta commissione d’inchiesta in consiglio regionale Otto membri di centrodestra dell'assemblea vogliono "fare pienamente luce sulla gestione amministrativo-finanziaria del Piano di Zona"

ignazio zullo

Di seguito un comunicato diffuso da Direzione Italia:

Lì dove le interrogazioni non sono state in grado di svelare la malagestio, può arrivare una commissione d’inchiesta regionale per fare pienamente luce sulla gestione amministrativo-finanziaria del Piano di Zona dell’Ambito di Grumo Appula-Asl Bari (che oltre Grumo, comprende i Comuni di Acquaviva delle Fonti, Cassano Murge, Toritto, Binetto e Sannicandro). E’ questa la proposta di legge dei consiglieri regionali di centrodestra – Ignazio Zullo (primo firmatario), Francesco Ventola, Luigi Manca, Renato Perrini, Giannicola De Leonardis, Nino Marmo, Domenico Damascelli e Giandiego Gatta- al presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo.

Secondo i proponenti sono troppe le opacità, le reticenze, gli atti avvalorati in un primo momento e rinnegati in un secondo momento.

Ricapitoliamo la vicenda e le sue incongruenze:

1. ad oggi non si conosce la rendicontazione dei fondi spese, delle attività svolte, delle procedure di gara adottate nella gestione del Piano di Zona prima del 2018;

2. nonostante il Piano Regionale delle Politiche Sociali 2017/2018 impegni gli Ambiti ad approvare il Piano di Zona 2018-2020 per assicurare assistenza alle persone fragili, viene accreditato il Comune di Grumo di circa 800 mila euro, ma ad oggi non esiste neppure una bozza del Piano di Zona e non si sa se quegli 800 mila euro sono stati spesi e come sono stati spesi;

3. di contro, mentre i Sindaci dei Comuni dell’Ambito sono inermi sul Piano di Zona 2018-2020, si evidenzia una solerzia incredibile nell’approvare una delibera (n° 18 del 02/08/2018) con la quale i sindaci di Grumo, Binetto, Toritto, Cassano e Sannicandro impegnano 40mila euro l’anno per 20 anni di fondi dei Piani di Zona 2020-2040 per dare copertura di spesa ad un project-fincing del Comune di Grumo mirante a realizzare una piscina natatoria con il pretesto di acquisire per il ventennio 2020-2040 prestazioni per anziani non autosufficienti, disabili ecc. Delibera contestata dal Sindaco di Acquaviva e, prima avvalorata e difesa a denti stretti dal Sindaco di Cassano, ma poi fulminata sulla via di Damasco, rinnegata facendo intendere che il Sindaco di Grumo avrebbe trasformato in un atto deliberativo un semplice pour parler dei Sindaci. Tutto questo nel silenzio degli altri sindaci firmatari;

4. pervengono segnalazioni di gare di affidamento del servizio PUA aggiudicate più volte e sempre alla stessa ditta con una Commissione esaminatrice composta sempre dagli stessi soggetti;

5. infine, si scopre che la piscina che si vorrebbe realizzare nel Comune di Grumo a cura di un privato in project financing del costo calcolato in 1,9 miliardo, ha ottenuto un finanziamento con i fondi del PIA TURISMO di 850 mila euro tramite Puglia Sviluppo, fondi destinati allo sviluppo turistico della Regione e non agli impianti sportivi. A questi 850 mila euro finanziati dalla Regione si aggiungerebbero 80 mila euro annui per 20 anni dal 2020-2040 di cui 40.000 euro a carico del bilancio del Comune di Grumo e 40mila euro a carico dei fondi dei Piani di Zona per un totale nei vent’anni di 1,6 milione di euro. Facciamoci un calcolo: 850 mila euro da PugliaSviluppo + 1,6 milioni di euro da Comune di Grumo-Piano di Zona =2,450 milioni di euro per una piscina del costo di 1,9 milioni di euro determina un netto ricavo di 550 mila euro tutto a carico di fondi pubblici a vantaggio del privato che eseguirà il project-financing.

Troppo, insomma, per non esercitare indagini accurate per comprendere come l’Ambito risponde alle esigenze assistenziali degli anziani non autosufficienti, dei disabili, dei malati di mente, dei minori e delle donne abusate e maltrattate e di altre persone fragili cui i Piani di Zona si rivolgono ma anche per comprendere come vengono utilizzati i fondi pubblici e la regolarità delle procedure.


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