Ecco come il Messaggero ha descritto la trasferta di un gruppo di tifosi del Bari a Terni per la partita di ieri. Di seguito l’articolo integrale, che riportiamo (con la foto) a puro titolo di cronaca, anche in considerazione del dibattito in corso in ogni angolo d’Italia relativo alla violenza nel contesto calcistico:
TERNI Tafferugli, bottiglie vuote tirate in curva Nord, fumogeni, un oggetto che ha colpito e ferito lievementeun agente di polizia. Arrivano a Terni in più di 700, i tifosi del Bari, andando a piazzarsi alla San Martino, a loro riservata. Si instaura subito un clima di reciproco sfottò tra le due tifoserie, ultimamente divise da fatti recenti avvenuti nelle sfide tra le due squadre, specialmente dopo l’amara retrocessione che i rossoverdi subirono dodici anni fa proprio a Bari all’ultima giornata.
Qualcosa, però, non va nel verso giusto e, dalla San Martino, gli ospiti cominciano ad esagerare. Via ai tafferugli dopo il gol del pareggio del Bari. Alcuni si avvicinano alle alte reti metalliche che separano la San Martino dalla curva Nord, in modo minaccioso. Qualcuno prova anche ad arrampicarsi. Lavoro in più per le forze dell’ordine e per gli steward. Sempre all’indirizzo della Nord, volano pure tre bottiglie di vetro. Nel frattempo, altri tentano di forzare il cancello metallico sull’anello dietro agli spalti che separa i due settori dello stadio. Gli agenti di polizia intervengono schierando il reparto mobile.
Un intervento che riporta la calma e induce quei sostenitori pugliesi a tornare sugli spalti per seguire la partita. E’ lì, però, che un agente rimane contuso ad un dito a causa di un oggetto lanciato a qualcuno e che lo ha colpito. Successivamente, qualcuno ha anche acceso dei fumogeni. Alla fine, rientrato ogni disordine, tutto è va avanti senza problemi. Pericolo rientrato per gli sportivi ternani assiepati in curva Nord e tra le due tifoserie la cosa continua solo con reciproci sfottò. Molti tifosi rossoverdi, però, sollevano dubbi anche su uno striscione che i baresi avevano con loro. Rimarcando il fatto che molti loro striscioni non ottengono le autorizzazioni per essere portati sugli spalti ed esposti.
Lo striscione introdotto dai baresi è stato anche piazzato in un punto degli spalti dello stadio dove piazzare striscioni non sarebbe consentito. Così come appare strano che qualcuno degli ospiti avesse con sè anche bottiglie di vetro poi lanciate. Introdurle, infatti, non è consentito. Tanto che gli sportivi ternani evitano di portarle e, qualora ne siano in possesso, si ritrovano invitati a disfarsene, al pari di accendini, ombrelli a punta ed altri oggetti considerati come potenzialmente pericolosi.