di Angela Maria Centrone
Questa settimana non si può non eleggere la protesta di Zorro e dei balconi contro il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ad eroi della settimana. Espressione di un Paese che che non ci sta ad essere accomunato a discorsi xenofobi.
La protesta degli striscioni, dei balconi, o delle lenzuola, arriva dal Mezzogiorno, dove ovviamente il leghista Matteo Salvini, che sta girando l’Italia in vista delle Europee, non è mai stato tra i “benvenuti”, nonostante la Lega abbia in questi anni acquisito dei consensi e dei seguaci, anche in virtù di quel famigerato riciclo politico che spinge certi personaggi locali a cambiar partito per conservare, o per lo meno provare a salvare, la poltrona. In breve tempo però esprimere il malcontento nei confronti del Ministro dell’Interno – che al momento poco si preoccupa di questo ruolo – è diventata una forma di resistenza che hanno abbracciato anche a Milano, dove sono comparsi gli striscioni durante la Manifestazione della Lega, lo scorso 18 maggio. Quel giorno in particolare è comparso anche un uomo vestito da Zorro – chiaro riferimento all’aneddoto riportato nella biografia di Salvini di Chiara Giannini – che ha srotolato uno striscione con su scritto “restiamo umani”.
Di tutta risposta il Ministro Salvini ha mandato la Digos, i pompieri e le forze dell’ordine a rimuovere gli striscioni di protesta, minacciando denunzie e provvedimenti. Ma questo non ha fatto altro che scatenare altri striscioni in tutte le città d’Italia. A dimostrazione che, talvolta, l’azione di emulazione attraverso la rete può essere positiva e può unire un Paese in una resistenza civile accompagnata da un pizzico di ironia, perché siamo pur sempre italiani.