A livello nazionale i rapporti di forza si sono ribaltati fra i due partiti al governo: oggi la Lega ha il 34 per cento, il doppio del movimento 5 stelle: un anno fa era il contrario. M5S superato dal Pd.
Oggi i grillini continuano ad essere primi al sud e, specificamente, in Puglia. Ma con un calo percentuale enorme rispetto alle politiche 2018: ora il 26 per cento, rispetto al quasi 50 per cento di un anno fa. E nelle province
Il partito democratico fa sapere di esistere con il 16 per cento e magari, se si voglia trovare una parte dei consensi del centtosinistra, si guardi al buon 8 per cento di +Europa (era candidato un assessore regionale). Buono ma non serve a niente perché, senza quorum nazionale, niente seggi.
Forza Italia al dieci per cento, Fratelli d’Italia si avvicina. Poi il caso inspegabile dei Verdi: grandissime affermazioni in campo europeo e, ad esempio, in Germania e Francia. Sempre per fare un esempio, per come è messa Taranto i Verdi dovrebbero prendere una valanga di voti. E invece, il 6 per cento nella città ionica. Che è buono, in assoluto. Ma è nulla, rispetto a come di sono espressi gli ionici con il 52 peer cento attribuito ai due partiti di governo (con leggera prevalenza per M5S, primo partito).
Circoscrizione Italia meridionale, 18 seggi. Possibile ripartizione: 6 M5S, 4 Lega, 3 Pd, 3 Forza Italia, 2 Fratelli d’Italia. Siamo ancira nel campo delle ipotesi, va ribadito.
Preferenze: Salvini oltre i trecentomila voti personali al sud. Rischiano di non esserci europarlamentari pugliesi Pd. Prime posizioni nelle liste che otterranno seggi:
Gemma, Ferrara, Pedicini, D’Amato, Peluso, Napolitano, Adinolfi, Furore, Ranieri (M5S).
Salvini, Casanova, Caroppo, Vuolo, Grant, Sapignoli, Sofo (Lega).
Roberti, Ferrandino, Cozzolino, Gentile, Picierno, Caputo (Pd).
Berlusconi, Patriciello, Martusciello, Cesa, Matera (Forza Italia).
Meloni, Fitto, Nesci, Rescigno, Mussolini (Fratelli d’Italia).