In primo grado Giovanni Vantaggiato venne condannato all’ergastolo e anche a diciotto mesi di isolamento diurno. Oggi prende di fatto il via, a Lecce, il processo d’appello in cui Vantaggiato è imputato e che Vantaggiato vuole si celebri, nonostante l’astensione degli avvocati (che causò già un primo slittamento).
Il settantenne di Copertino è accusato, e appunto condannato in primo grado, per l’esplosione, la mattina del 19 maggio 2012, alla scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi, in cui morì Melissa Bassi, studentessa di 16 anni. Prima decisione, oggi: niente perizia psichiatrica per Giovanni Vantaggiato. Dunque, niente possibilità di cavarsela con l’incapacità di intendere e di volere. Se fosse innocente o colpevole, è perché quel 19 maggio, per i giudici, era conscio.