Le uova, circa trentamila, provenivano dal nord Italia e la data di scadenza non aveva decorrenza del giorno di deposizione ma dal giorno di confezionamento nell’azienda avicola pugliese, che si trova in provincia di Foggia (nella nota non è stato dettagliato di quale azienda si tratti). Il rappresentante legale è stato denunciato per frode in commercio.