Non sa, non vuole o non può. Comunque sia, non risponde. Da tre settimane.
Il sindaco di Martina Franca non risponde alla domanda che parte da qui e che riguarda i soldi dei cittadini. I soldi di tutti. Non sa? Non può? Non vuole?
Eppure il tributo Tares è stato varato dall’amministrazione da lui guidata. Un tributo da 9 milioni 168 mila 405.72 euro originato da un piano economico che, si ritiene da qui, va chiarito nella sua consistenza.
Oddio, adesso va chiarito anche come si fa con quella tabella (da noi pubblicata ieri) che è sbagliata, per le tariffe delle utenze domestiche. Poiché è un atto ufficiale, quell’errore, chissà che non crolli tutta l’impalcatura-Tares. Un’impalcatura da 9 milioni 168 mila 405.72 che si chiedono, all’insegna di inesattezze e confusione, ai cittadini di Martina Franca.
Franco Ancona non risponde e noi rifacciamo la domanda, semplice semplice. Una domandina sulle sottrazioni, cosa da seconda elementare (o da prima elementare). Rifacciamo la domanda di nuovo. Anche oggi e ogni giorno.
Per lei, sindaco di Martina Franca, è normale che un conto riportante 334 mila euro e un conto che poi quei 334 mila euro non li riporta più, hanno lo stesso totale?
Questo totale è l’origine della determinazione del tributo Tares, che viene pagato con soldi dei cittadini: 9 milioni 168 mila 405,72 euro.
Agostino Quero
Di seguito, a colori e con il logo aziendale, il prospetto riassuntivo del piano economico presentato dalla Tradeco (gestore del servizio rifiuti) al Comune di Martina Franca il 2 settembre 2013; a seguire, monocolore, il prospetto riassuntivo del piano economico presentato dalla Tradeco al Comune di Martina Franca il 16 luglio 2013. Si notino, per ciascun prospetto riassuntivo, la voce CK (ammortamenti, per intendersi) e il totale: