Ci sono 34 donne e sette bambini, fra loro. Nel porto mercantile di Taranto, sporegente Rinfuser del molo polisettoriale, lo sbarco intorno alle otto e mezza. della fregata Aliseo della marina militare. A bordo 380 migranti salvati l’altro ieri, nell’ambito di un soccorso prestato a 1600 persone. Ad accogliere i migranti anche il sindaco Ippazio Stefàno con il vice e l’assessore comunale alla Sanità. Si tratta di siriani.
Operazioni di visite sul molo tarantino, con numerose ambulanze e una tenda di pronto soccorso appositamente allestita, non appena effettuato lo sbarco. Poi, di volta in volta, il trasferimento con pullman di un’azienda privata. Chi vorrà, potrà andare via oggi stesso, in treno. Chi vorrà invece rimanere a Taranto, oggi o ancora altri giorni, sarà ospitato in tre strutture comunali: la palestra Ricciardi, la palestra della scuola Martellotta (entrambi nel quartiere Salinella) e per donne e bambini un asilo finora non entrato in funzione. Si sono registrate anche delle proteste e dei malumori a Taranto, a parte quelli legati alla difficile situazione sociale della città: varie famiglie hanno espresso preoccupazioni per il fatto che una delle sedi individuate per l’ospitalità, la “Martellotta”, è vicina ad una scuola (alcuni genitori hanno protestato, all’esterno dell’isituto, ma hanno anche portato cibo, vestiti e giocattoli). Altre due strutture sono state allertate: un motel in territorio di Castellaneta e uno nella zona prossima all’Ilva. Questa fase di accoglienza è coordinata dalla prefettura oltre che dal Comune di Taranto.
