Per la seconda volta, l’asta per il Bari calcio è andata deserta. La sezione fallimentare del tribunale di Bari non ha potuto far altro che prendere atto di tale situazione. Anche il più accreditato per l’acquisizione della società, Gianluca Paparesta assieme ad investitori indiani, non aveva a disposizione la somma richiesta di due milioni e mezzo di euro sotto forma di assegno, così è andata a finire come la volta scorsa. Il Bari è ancora terra di nessuno. Il 28 giugno, peraltro, occorrerà avere perfezionato l’iscrizione al campionato di serie B. Oggi la situazione, dopo questa nuova battuta a vuoto, fa spavento ai baresi. Con ogni probabilità, terza seduta d’asta il 20 maggio, fra otto giorni, anche perché il 22 ci sarà il cambio d’incarico per il giudice fallimentare. Prezzo base ribassato, a due milioni di euro. Siamo quasi alla svendita. Il giudice De Simone ha anche motivato il perché: il Bari ha necessità di un nuovo proprietario perché la curatela fallimentare non ce la fa a tenere fede agli impegni economici imminenti.
Alle 13 odierne, conferenza stampa di Fabio Sperduti, socio di minoranza della Fc Bari 1908 (che fa capo a Paparesta) e l’aria che tira è che in quella sede, si annuncerà la rottura di quel sodalizio.