Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:
Parti di anfore, ciotole, pesi di telai. Sono questi i reperti archeologici risalenti a diversi periodi storici ritrovati dai Carabinieri di Barletta in un’abitazione privata della città. I militari hanno sequestrato un’ottantina di reperti che un quarantacinquenne usava come pezzi arredamento nelle stanze della propria abitazione. Il materiale, da un primo esame, è risultato per la maggior parte costituito da anfore romane di trasporto risalenti al periodo storico tra la Tarda Repubblica e l’età Tardo Antica (dal 130 a.c. al 476 d.c.) ed è stato posto sotto sequestro a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Successivamente passerà nelle mani della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di BAT e Foggia per una più attenta e precisa perizia tecnica per poi finire molto probabilmente in un museo. Il responsabile è stato denunciato alla Procura per violazione del decreto lgs 42/2004 artt. 175 e 176 , i quali puniscono chi, omettendo di denunciarne il possesso, detiene senza alcun tiolo, beni di interesse storico archeologico di proprietà dello Stato.
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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monopoli (BA) hanno arrestato un 52enne con l’accusa di detenzione di arma clandestina.
Alcuni giorni fa, i militari, nel corso di una serie di controlli finalizzati alla prevenzione dei reati in genere, hanno effettuato un controllo all’interno di un appartamento nel centro storico di Mola di Bari e, nel corso della perquisizione, hanno rinvenuto una pistola di fabbricazione russa, cal. 7,62 con matricola abrasa, completa di caricatore e 31 colpi. L’arma, perfettamente funzionante e pronta all’uso, era nascosta all’interno di un mobile dell’abitazione in cui l’uomo, originario del luogo e già noto alle forze dell’ordine, viveva con la propria famiglia.
Il 52enne è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Bari, a disposizione della competente A.G..
La pistola è stata sequestrata e sarà trasmessa al RACIS di Roma per gli accertamenti balistici, mentre sono in corso ulteriori indagini finalizzate a capire la provenienza dell’arma e se la stessa sia stata utilizzata in recenti episodi delittuosi.
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Continuano senza sosta le operazioni dei Carabinieri della Compagnia di Bari Centro volte a prevenire ed a contrastare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le ultime operazioni sono state messe a segno nel Borgo Antico dai Carabinieri della locale Stazione di Bari San Nicola. A finire in manette un cinquantenne censurato, B.D., nella cui abitazione i militari hanno rinvenuto un vero e proprio laboratorio della droga e, in un’altra operazione, F.R., di anni 30, incensurata, trovata in possesso di 51 dosi di marijuana.
I militari, dopo aver notato un via vai di persone nei pressi dell’abitazione dell’uomo, senza indugio, hanno eseguito un’accurata perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti: 751 grammi di hashish suddivisi in numerosi “panetti”, 71 grammi di marijuana, 72 grammi di cocaina e 50 grammi di procaina, nonché un bilancino di precisione, strumenti per il taglio della sostanza e materiale utile al confezionamento in singole dosi.
Nel corso dell’attività, è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro anche la somma di 3.470 € in contanti, ritenuta il provento dell’illecita attività di spaccio.
B.D., è stato così arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione della competente A.G., tradotto presso la locale Casa Circondariale.
Dopo qualche giorno, ad attirare l’attenzione degli stessi militari della Stazione di San Nicola, è stata una giovane donna, F.R., la quale, durante una perquisizione domiciliare, è stata trovata in possesso di 40 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana suddivisa in 51 bustine, già pronte per la vendita al dettaglio.
La donna, arrestata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, su ordine della competente A.G., è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa del giudizio.
La droga sequestrata è stata inviata al L.A.S.S. del Comando Provinciale Carabinieri di Bari che effettuerà specifiche analisi al fine di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi ricavabili.