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Xylella: 23 abbattimenti a Montemesola, settanta in programma a Crispiano Per contrastare la virata verso Matera

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Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:

Con i 23 espianti a Montemesola e i 70 abbattimenti in programma a Crispiano è partita la controffensiva di Arif in provincia di Taranto per mettere un freno alla virata della Xylella verso Matera. Ne dà notizia Coldiretti Puglia, sottolineando che secondo i Decreti di abbattimento sono 650 gli ulivi da espiantare nelle province di Brindisi e Taranto entro la fine di settembre per estinguere i focolai infetti e arginare la diffusione della malattia. “Le dimissioni del Commissario straordinario dell’Arif Milillo ha – come era prevedibile – determinato un clima generale di confusione e tentennamento. Auspichiamo che il presidente Emiliano intervenga tempestivamente per fare in modo che il Commissario possa tornare sui propri passi e sia ristabilita tranquillità e certezza delle attività da portare avanti, senza che la burocrazia blocchi ancora una volta la lotta alla Xylella. Lo stesso piano di Milillo sta procedendo a singhiozzo sul fronte degli abbattimenti, mentre si è inceppato sul fronte dei monitoraggi a causa di cavilli della macchina burocratica”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“Il Commissario Milillo, come aveva annunciato alla Giunta dei presidente di Coldiretti Puglia circa un mese fa, ha incrementato le squadre a disposizione passate da 1 a 26 per dare seguito alle misure fitosanitarie imposte dall’UE e non incorrere in procedure di infrazione e ha dato mandato di monitorare le zone buffer dove negli anni è stata conclamata la malattia su ulivi espiantati solo oggi, con 2 anni di ritardo”, ricorda il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“I 3 mesi di anticipo sull’avvio dell’attività di monitoraggio è un altro dato positivo, anche in considerazione dei risultati delle analisi molecolari, effettuate sugli individui adulti catturati che hanno evidenziato un andamento sostanzialmente costante degli individui positivi a Xylella fastidiosa (infettivi) nella zona infetta, passando dal 32% nella prima decade di luglio, al 36% in questo ciclo di monitoraggio, mentre nella zona di contenimento, nessun albero è risultato positivo”, aggiunge il presidente Muraglia.

“Emblematico quanto accaduto a Martina Franca, dove nel 2016 è stato ritrovato un unico ulivo infetto e l’averlo espiantato tempestivamente ha bloccato l’avanzata della malattia, tanto che in quel comune non sono più stati accertati casi di ulivi positivi alla Xylella. Ne è stato abbattuto 1 per salvare tutti gli altri”, insiste Muraglia.

La Xylella nella zona di contenimento ha continuato ad infettare ulivi, tutti prossimi alle piante positive ritrovate con il monitoraggio 2017/18 ad Ostuni – aggiunge Coldiretti Puglia – ovvero quando il focolaio ricadeva in zona cuscinetto e quindi le norme comunitarie imponevano l’abbattimento delle piante ospiti ricadenti nel raggio dei 100 metri. “Evidentemente se fosse stata applicata per tempo e alla lettera la normativa comunitaria – aggiunge il presidente Muraglia – il focolaio sarebbe stato estinto, piuttosto che risultare ad oggi ancora attivo, con piante malate che costituiscono fonte di inoculo e diffusione ulteriore della Xylella. Paradossalmente pare si voglia far ricadere sul Commissario Milillo tutti i tentennamenti e i ritardi accumulati negli anni”.


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