Nei giorni scorsi la formulazione dell’ipotesi: possibile serio problema alla prostata. Sicché al cittadino del tarantino è stato prescritta l’effettuazione della risonanza magnetica. Poiché, appunto, occorre sapere quanto prima come stiano le cose, in casi del genere è garantita una precedenza: lo prevede il sistema sanitario pubblico.
Così il cittadino si è rivolto al “Miulli” di Acquaviva delle Fonti: risposta, con la prenotazione dal servizio pubblico non si può dunque la prestazione in tempi brevi non è possibile. A meno che non la prenoti a spese proprie.
Così, a distanza di una settimana dalla prescrizione dello specialista, il cittadino viene sottoposto oggi a risonanza magnetica: gli costa 270 euro. Commenta il cittadino: il sistema sanitario pubblico deve risolvere queste cose, io ho potuto fare fronte alla spesa ma uno senza sufficiente disponibilità economica che fa? Deve sperare di ammalarsi a gennaio quando le strutture hanno sicuramente il budget?
Di contro, c’era magari la possibilità di una prestazione ugualmente urgente, altrove e senza pagare. Però, se servizio pubblico, lo è sempre e ovunque. Naturalmente non è in discussione ciò che ha disposto il “Miulli” che ha operato secondo le regole. Va rivisto un po’il sistema complessivo, magari.