Anche i Caf, i centri di assistenza fiscali, fra dichiarazioni dei redditi e moduli Tasi rischiano di andare in tilt e così è stato chiesto un rinvio per la tassa erede dell’Imu. Stessa cosa ha fatto l’Anci, associazione nazionale dei Comuni italiani: la Tasi va rinviata, si è dettp, perché il 90 per cento degli enti non ce la fa in tempo per il 16 giugno. Il governo, così, sta lavorando allo slittamento al 16 settembre, quale termine per la prima rata.
Però c’è quel dieci per cento di municipalità, già a posto per la scadenza originaria di metà mese prossimo. Quei Comuni vogliono mantenere la scadenza al 16 giugno. Dunque potrebbe esserci un doppio binario, nel regolamentere i termini della Tasi, come nella migliore, caotica, tradizione.
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