Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:
Prende corpo l’iscrizione della “Transumanza” nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, candidata ufficialmente dal Governo italiano, di cui si conoscerà la decisione del Comitato intergovernativo che si riunirà a Bogotà, in Colombia, dal 9 al 14 dicembre prossimi, con la Puglia coinvolta direttamente con l’antica pratica ancora viva sul Gargano, ricorda Coldiretti Puglia.
“Per noi è un appuntamento che vuole affermare il valore sociale, economico, storico e ambientale della transumanza in un momento di difficoltà per gli allevamenti ed il settore zootecnico. Un mestiere ricco di tradizione, ma molto duro con gli allevatori che accompagnano per lunghi percorsi tra gli antichi tratturi le mandrie che beneficiano di clima, alimentazione e uno ‘stile di vita’ tornato alle origini”, commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
In provincia di Foggia rappresentativa è la storia da 5 generazioni della famiglia Colantuono, dice Coldiretti Puglia, un racconto di tradizioni ed emozioni centenarie, narrato da Carmelina, una donna forte e appassionata che tratta come familiari le sue mucche di razza podolica e marchigiana. Una transumanza antica – racconta Coldiretti Puglia – risalente al 1800 che parte dalla Puglia per arrivare in Molise, con una mandria di 300 mucche che camminano lente senza sosta da San Marco in Lamis (Foggia) fino a raggiungere Frosolone (Isernia), attraversando 2 regioni, 3 province e 20 comuni per raggiungere gli alpeggi molisani. “La transumanza avviene a maggio – spiega Carmelina Colantuono – perché gli animali hanno bisogno di partire, avvertono il caldo, lo patiscono, abbisognano di temperature più fresche dell’alpeggio. Sarebbero capaci di muoversi autonomamente. Inizia il nostro viaggio di 4 giorni con 3 soste per riposare a San Paolo Civitate, Santa Croce di Magliano, Ripalimosani e Frosolone. Restano a casa solo gli animali più piccoli, perché non ce la farebbero. La transumanza si snoda attraverso i vecchi tratturi de L’Aquila-Foggia, il famoso ‘tratturo del re’, incrociato a San Paolo di Civitate, del Celano-Foggia e del Lucera-Castel di Sangro, con tratturelli e bracci tratturali da raccordo e tratti di strade statali, provinciali e comunali”. Per questo il camminamento è scortato dalla Polizia stradale preallertata, perché la mandria invade le strade, ricreando scenari da amarcord, aggiunge Coldiretti.
“Il percorso è segnato dalle mucche più anziane che con i grandi campanacci guidano l’intera mandria. I nostri animali sono abituati a vivere allo stato brado e la transumanza produce benefici non da poco. E’ un appuntamento che aspettano – conclude Carmelina – ce ne accorgiamo, vivono liberamente secondo le stagioni e secondo i ritmi della natura, non hanno alcun problema a camminare, brucano erbe spontanee che riconoscono lungo il cammino”.
(foto: tratta da pagina facebook famiglia Colantuono di San Marco in Lamis)