Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri, a proposito della vicenda dell’avvocatessa molestata lunedì mattina in tribunale a Taranto e da noi raccontata, appunto, lunedì:
Nei decorsi giorni, i Carabinieri della Stazione di Taranto Principale hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di cui all’art. 612 bis, un 51enne originario di un paese della provincia di Taranto, resosi responsabile di “atti persecutori” nei confronti di una donna.
Verso le ore 09:30, la vittima, accompagnata dal proprio compagno, dopo aver effettuato alcuni accertamenti presso un ufficio, notava proprio di fronte a lei il 51enne che, vistala, accelerava il passo e la raggiungeva. Giunto al suo cospetto, la afferrava per le braccia dicendole con rabbia “TI DEVO ROVINARE”. Solo il tempestivo intervento del compagno, poco distante, evitava che l’uomo potesse compiere atti più gravi, riuscendo a staccarlo dalla malcapitata. Nel frattempo, i militari della Stazione Carabinieri di Taranto Principale, in servizio di pattuglia, nel transitare proprio in quella via cittadina, nei pressi del Tribunale, udite le grida della vittima, raggiungevano immediatamente il soggetto bloccandolo.
Dai successivi accertamenti effettuati presso gli uffici di quel Comando, è emerso che già dal 2010 il predetto si era reso colpevole del medesimo reato ai danni della stessa vittima, ponendo in essere nei suoi confronti una serie di “atti persecutori” reiterati nel tempo, tali da cagionarle un perdurante e grave stato d’ansia e paura, ingenerando in lei il fondato timore per la propria incolumità e per quella dei suoi congiunti, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita. Infatti, sempre in quell’anno, l’uomo si presentò presso il suo posto di lavoro con una bottiglietta contenente liquido infiammabile e, tenendola sequestrata per circa 50 minuti, chiusa a chiave in quell’ufficio, minacciava di darle fuoco. A seguito di tale episodio e delle numerose denunce presentate, lo stesso è stato tratto in arresto. Da allora numerosi sono stati gli episodi ed atti vandalici subiti dalla malcapitata e dal suo attuale compagno, nella cui abitazione è stato addirittura collocato un ordigno esplosivo che ne ha distrutto gran parte. Tali gravi episodi, seppur denunciati a carico di ignoti, sono inequivocabilmente riconducibili allo stalker.
Dopo aver provveduto ad affidare la vittima alle cure dei sanitari, che l’hanno riscontrata affetta da “STATO ANSIOSO”, e raccolta la sua denuncia in merito a quanto accaduto poco prima, il 51enne è stato dichiarato in arresto e, su disposizione del P.M. di turno, Dott.ssa Filomena DI TURSI, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.