Di seguito il comunicato di Gianfranco Chiarelli, dell’esecutivo regionale della Lega:
Il dopo Conte a Taranto non parla di soluzioni per l’ex Ilva
Si riduce l’occupazione e aumentano i rischi
Registriamo due eventi nel giro di poche ore che non possono che destare grande preoccupazione per chi ha veramente a cuore le sorti di operai e cittadini coinvolti nelle vicende dell’acciaieria di Taranto. Da un lato il gestore annuncia la fermata dell’ acciaieria nr. 1, con conseguente incremento del già significativo numero di addetti in cassa integrazione, dall’altro un ennesimo grave incidente, pare ben tre esplosioni in un convertitore dell’acciaieria nr. 2, quella che ora dovrà marciare a pieno regime per compensare la chiusura dell’altro impianto. Due notizie drammaticamente collegate tra loro. Ancora una volta solo la buona sorte ha fatto sì che non si registrassero conseguenze per i lavoratori. Ma fino a quando si potrà fare affidamento al caso? Va detto, per onore di verità, che le responsabilità per le attuali condizioni dello stabilimento siderurgico non possono addebitarsi all’attuale gestore che ha ereditato una situazione incancrenita dopo ben 8 anni di gestione commissariale. Ci chiediamo a cosa siano servite le due sortite del premier Conte a Taranto che, peraltro, si dice voglia tornarci a breve. Meglio per tutti a questo punto se resti a Roma e magari provi a trovare soluzioni per risolvere concretamente la vertenza ex Ilva, garantendo occupazione, sicurezza, tutela della salute, senza dimenticare la drammatica situazione delle aziende dell’indotto. Temiamo che queste soluzioni non verranno, ma almeno ci risparmi ulteriori messe in scena.
Di seguito un comunicato diffuso dal centrodestra di Massafra:
Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, partiti storici del centrodestra, in Consiglio Comunale affiancati dalle liste civiche Massafra Cambia e Massafra Futura, fanno quadrato e si preparano ad affrontare con compattezza di idee e di programmi i prossimi due importanti appuntamenti elettorali: le Regionali di primavera e le Amministrative che si terranno nel 2021.
Il centrodestra massafrese, quindi, è pronto a tornare in campo dopo l’attuale esperienza che si sta consumando tra i banchi dell’opposizione, convinto di poter contare su un consenso ampio, a fronte “dei fallimenti dell’attuale Amministrazione in carica”.
Sul ricompattarsi del centrodestra interviene il consigliere comunale Nino Castiglia di Massafra Futura. “Questo ritrovarsi dei partiti tradizionali del centrodestra sulla stessa lunghezza d’onda non può che essere foriero di una rinata volontà, da parte di quella che possiamo finalmente ritornare a chiamare coalizione, di ritornare ai fasti di un tempo, quando la condivisione di programmi ha portato il centrodestra al governo del paese”.
E Castiglia, leader storico del centrodestra, rincara la dose: “Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia non si fanno garanti di un cambiamento futuro per Massafra, perché questo farebbe presupporre un essere diversi o, comunque, proporre un’alternativa a un qualcosa o a un’esperienza di governo concreta. E, invece, a Massafra con Quarto e i suoi questa nuova esperienza amministrativa sembra non essere mai iniziata. Il paese è rimasto al punto di partenza, questo per non essere disfattisti e il malcontento dei cittadini è palpabile”.
Questa ritrovata unità del centrodestra massafrese sicuramente fa presupporre che per le Regionali di primavera sarà presentato un unico candidato del posto. “E questo primo appuntamento – commenta Castiglia – sarà per noi un primo banco di prova, in vista delle prossime Comunali, che ci vedono già impegnati per presentare una nostra proposta di governo della città, su cui stiamo lavorando con la massima condivisione di contenuti e di intenti”.
Ora per Castiglia, ma anche per tutti gli altri esponenti del centrodestra locale, bisogna continuare a fare opposizione convincente, seria, dura, ma costruttiva. “E, intanto – anticipa il consigliere comunale di Massafra Futura – c’è già chi, pur provenendo dalle fila del centrosinistra, ha manifestato la volontà di aderire al nostro progetto. Siamo aperti a tutti o, meglio, al contributo che può arrivare dall’esperienza politica di chiunque. Tuttavia, ogni valutazione o decisione sarà sempre presa in maniera collegiale all’interno del gruppo, in nome di quella democrazia che ci ha sempre contraddistinti nel nostro operato politico, sociale e umano”.