rendimentogold

basilepiccolo

gestionale per manutenzione macchinari


Sciopero contro l’Eni Taranto, si fermano gli autotrasportatori dopo la revoca dell'appalto. Difficoltà negli approvvigionamenti. Chiarelli: piove sul bagnato

raffineria eni 1

Saranno giorni difficili per l’approvvigionamento di carburanti da parte dei distributoti. In sintesi avranno delle difficoltà gli automobilisti. Ciò perché i trasportatori di carburante della raffineria Eni di Taranto hanno proclamato uno sciopero immediato e a oltranza. Non è stata accettata la decisione aziendale di affidare l’appalto del trasporto di carburante, con decorrenza 1 giugno, a due aziende non locali, segnatamente di Alessandria e Roma.

Successivamente alla notizie è pervenuto un comunicato, al riguardo, da parte del deputato Gianfranco Chiarelli, coordinatore di Forza Italia per la provincia di Taranto. Di seguito:

Si dice spesso  che piova sul bagnato! A Taranto ormai piovono solo problemi che si chiamano chiusure di attività, licenziamenti, accorpamento di Enti, riduzione degli appalti pubblici. Piovono problemi su una città, ed una provincia che di problemi ne ha già tanti di suo. Dopo la vertenza Ilva, le vicende Isola verde, Paisiello, Protocollo Informatico, Vestas, Marcegaglia, Dussman, Natuzzi, il comparto tessile, per non parlare di commercio ed edilizia, ora è la volta dell’Eni che interviene a sua volta per penalizzare ulteriormente il territorio. E’ notizia di questi giorni di una vertenza che vede al centro il trasporto dei carburanti. Nei giorni scorsi risulta che ci sia stato un incontro in prefettura per un tentativo di mediazione che, pare, non abbia allo stato sortito esiti positivi. La raffineria tarantina, che offre anch’essa il suo quotidiano contributo all’inquinamento ambientale, ha deciso di parcellizzare il trasporto sottraendo il 50% degli affidamenti al consorzio locale per affidarlo a grossi gruppi esterni. Non intendo certamente entrare nel merito di questa scelta che, presumo, posi su qualche valutazione di ordine economico. Sta di fatto che il territorio non può continuare a subire schiaffi in continuazione. Non è possibile che i cittadini lucani ricevano un bonus carburante per la presenza delle attività estrattive, e Taranto, che sopporta da anni la presenza ingombrante del grande impianto di raffinazione, venga privata perfino di quel minimo di ricaduta economica che è data dall’appalto. A parità di condizioni economiche l’Eni affidi tutto il trasporto alle aziende locali, in modo diretto e senza altre forme di contorsione contrattuale, leggi subappalto! E’ il momento di dire basta a questo modo di fare da colonizzatori. Taranto e la sua provincia meritano rispetto, non fosse altro per quel enorme tributo, fatto di grandi sacrifici, che il territorio ha sopportato.


eventi a napoli




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *