Di seguito un comunicato diffuso da Asl Taranto:
L’umanizzazione della nascita, accogliere ogni bimbo con la calma e la dolcezza che questo momento merita, è diventato un tema sensibile per tutti gli operatori sanitari che lavorano in un punto nascita. Spesso, però, gli interventi mirati a quest’obiettivo si sono focalizzati sul parto spontaneo. Di conseguenza, le donne con un’indicazione al taglio cesareo, si sono sentite destinate ad un intervento chirurgico più che ad un evento nascita, trascurando spesso anche di frequentare un corso preparto. Ultimamente, però, diversi convegni scientifici hanno richiamato l’attenzione sulla trasformazione del taglio cesareo in parto cesareo con conseguente coinvolgimento della donna.
Il 30 Gennaio 2020, presso il Reparto di Ostetricia e Ginecologia di Castellaneta, una gestante con un taglio cesareo programmato è stata resa partecipe della nascita del suo bambino potendo scegliere la musica da ascoltare durante l’evento parto. Dato il regolare svolgimento dell’intervento chirurgico, è stato possibile accogliere la sua richiesta di ritardare il clampaggio del funicolo al momento in cui smette di pulsare. La pratica scientificamente consolidata permette, se vengono rispettate le linee guida, di giovare di preziosi benefici tra cui un aumento dei depositi di ferro, grazie anche al milking del cordone ombelicale e alla disponibilità della pediatra, esperta in rianimazione neonatale, presente al tavolo operatorio. Tutto ciò è stato possibile grazie alla stretta collaborazione tra equipe ginecologica e pediatrica.
Il Direttore Generale dell’ASL Taranto ha espresso soddisfazione per quanto operato a Castellaneta: “Nel fare gli auguri alla neo-mamma e al nuovo nato, desidero complimentarmi con le equipe ginecologica e pediatrica dell’Ospedale di Castellaneta perché con il loro operato e con diversi accorgimenti hanno permesso all’Azienda di fare un piccolo grande passo in avanti nel senso dell’umanizzazione delle cure, che è un obiettivo che questa direzione aziendale sta perseguendo costantemente e con convinzione”.
(foto: liberatoria concessa dalla famiglia all’azienda sanitaria locale Taranto)