Dopo le offese subite con scritte sul.muro di fronte al suo studio professionale per avere stretto un’alleanza politica, il consigliere comunale dice la sua. Scrive Giovanni Basta, consigliere comunale di Martina Franca:
Non mi sento per niente bene, oggi. Ma voglio ugualmente scrivere quest’ultima nota sulla triste esperienza che mi è capitata. Poi non dirò più nulla. E voglio farlo perché ho letto e accarezzato i vostri tantissimi accorati appelli, le vostre luminose e semplici parole di amicizia, di stima , autentiche tracce che hanno una particolare luce: di preservazione di resistenza, nel grigiore dell’indifferenza, nel buio dei nostri tempi.
Parole davvero singolari, che mi hanno generosamente accompagnato ieri e continuano a farlo oggi fino a commuovermi, fino ad avere gli occhi umidi molto umidi.
Leggere il mio nome su quel muro è stato come riscoprire una paura.
Paura, che avevo avuto nei giorni scorsi quando a cadenza quasi giornaliera trovavo anonimi bigliettini vicino ai tergicristalli. Piccoli atti intimidatori a cui non avevo dato importanza e che mi accusavano stranamente di aver effettualo scelte politiche sbagliate.
Dunque, ieri mattina, un tuffo al cuore. Per un attimo.
Poi ho pensato che cedere alla paura significhi arrendersi e fare la gioia di chi quella paura la vuole seminare e coltivare.
E così, l’ho soffocata sul nascere quella pianta malata della paura, continuando in buona fede a dire e fare quello che pensavo fosse utile per contribuire a una cultura della legalità .
Senza atti di coraggio. Semplicemente facendo quello che ritenevo giusto.
Denunciare.
Una cosa va detta, con molta amarezza e senza nessun compiacimento, senza spirito di rivalsa verso questo o quel presunto colpevole: la nostra città , con questo atto che lede la libertà dell’individuo, ha raggiunto livelli di barbarie mai visti.
No, non ho rimpianti e nulla rinnego, di nulla ho da pentirmi: amori e amicizie, passioni politiche e culturali, scelte e ripensamenti.
Sono felice di non esser mai stato uguale a me stesso, di non aver mai coltivato la discutibile coerenza di chi non si è mai messo in discussione.
E guardo al futuro, alle prossime vite, alle prossime infanzie, con febbrile entusiasmo e grande curiosità.
Amo Gesu’ che ci voleva bambini, e poveri di spirito, cioè sgravati da quella zavorra, greve di ingombranti certezze e arroganti pretese, che chiamiamo “Io”.
E penso che solo così, assottigliati e rarefatti, potremo del resto sperare di passare attraverso quella maledetta cruna di un ago.
E continuerò in questa nuova esperienza con Stefano Coletta e con Peppino Chiarelli e con tantissimi amici che sacrificano tempo togliendolo al lavoro e alle famiglie.
Uomini e donne che non sono particolarmente interessati alle differenze tra i vari partiti e che non si contrappongono a nessuno. Non sono politici ma fanno politica e quindi il loro impegno non è per un partito ma per una Idea.
Quell’Idea di libertà di eguaglianza sociale di impegno etico e civile.
Sono donne e uomini che operano ogni giorno nel loro posto di lavoro, e nel sociale, in difesa del Lavoro, della Cultura, dell’Ambiente, della Pace della Tolleranza.
Che fanno politica non da salotto e non istituzionale .
E l’impegno sociale di queste persone non ha un secondo fine. Sono spesso dei romantici e dei sognatori. Ma sono la spina dorsale della mia città, sono la prova vivente delle Idee di un mondo migliore.
Ringrazio le forze dell’ordine : la Digos di Martina Franca per l’alta professionalità e la gentilezza dei suoi uomini che mi hanno tranquillizzato e aiutato moralmente.
Ringrazio il Sindaco e l’Amministrazione Comunale tutta;
Ringrazio i consiglieri Comunali che mi hanno espresso vicinanza e solidarietà;
La stampa e i giornalisti che hanno voluto darmi conforto;
E a voi amici cari tutti,non per ultimo, vi abbraccio per la stima, l’affetto, il calore umano e la bellezza senza tempo delle vostre parole piene di luce e raffinata grazia che avete speso per me.
Grazie di Cuore.
Giovanni Basta
