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Taranto: crisi appalto Ilva, doppia presa di posizione di Forza Italia

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Di seguito un comunicato diffuso da Renato Perrini, vicecoordinatore Forza Italia per la provincia di Taranto, e a seguire un comunicato diffuso da Tony Cannone,

Il susseguirsi di crisi nel nostro territorio rischia di indurre ad una sorta di rassegnazione, quasi di abitudine al peggio, tanto che la attenzione concentrata sulle le vicende più recenti in ordine di tempo, finisce con il portare in secondo piano, quasi  negare,  le questioni di fondo. In questi giorni si parla in modo diffuso della ennesimo schiaffo alla città, proveniente questa volta dall’Eni, che riguarda nello specifico gli autotrasportatori. Nel frattempo però sta per scoppiare una ennesima bomba che rischia di far saltare ogni residuo equilibrio nella economia locale. L’intero appalto ILVA, e in particolare anche in questo caso l’autotrasporto, è in piena crisi di liquidità a causa dell’ormai prolungato ritardo nei pagamenti da parte della acciaieria. Si parla ormai di oltre sei mesi di arretrati che hanno causato già molte chiusure, ritiro dei fidi da parte delle banche e nuovi licenziamenti. L’impressione è che la vicenda Ilva sia in una sorta di stallo che, ogni giorno che passa, provoca danni ad un territorio  che, lungi dall’aver recuperato in termini di qualità ambientale, è ormai al collasso dal punto di vista economico. Il cambio di commissario è evidentemente la certificazione che quanto fatto fin’ora non ha portato i risultati sperati. Il piano industriale, che attende l’approvazione del governo, prevede un impegno che si avvicina ai 4 miliardi di euro! E’ l’ora di una vera svolta; il governo affronti con estrema urgenza la questione finanziaria definendo i confini di quello che dovrà essere il futuro assetto societario dell’Ilva. Nel frattempo occorre un intervento concreto che punti a garantire alle ditte del’appalto quell’ossigeno indispensabile per la sopravvivenza, anche attraverso garanzie dello stesso governo alle banche, anticipazione dei pagamenti, sospensione dei pagamenti di tasse e contributi. Con l’on.le Chiarelli nei prossimi giorni verificheremo ogni possibile azione di sollecito nei confronti di Renzi.

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GLI AUTOTRASPORTATORI TARANTINI, DA DECENNI FIDELIZZATI CON L’ ILVA DI TARANTO, QUALE UNICA REALTA’ PRODUTTIVA ESISTENTE SUL TERRITORIO PER LA TIPOLOGIA DEI LORO MEZZI, SONO STATI GIA’ FORTEMENTE DANNEGGIATI NEL 2012 – 2013 DAL SEQUESTRO DEGLI IMPIANTI ILVA, CHE COSTRINSE MOLTI A CHIUDERE I BATTENTI O A SOSPENDERE ATTIVITA’ PER LA MANCANZA DI COMMESSE DI TRASPORTO, DOVUTO AL DECREMENTO DELLA PRODUZIONE E ALLA MANCATA VENDITA DEI PRODOTTI GIA’ SEQUESTRATI IN STABILIMENTO DALLA MAGISTRATURA DI TARANTO. I SOPRAVVISUTI, GIA’ MORIBONDI , CON REVOCHE FIDI, LEASING INSOLUTI, FORNITORI  DI SERVIZI IMPAGATI, STAVANO CERCANDO DISPERATAMENTE  DI RISALIRE LA CHINA.                                                                          

IMPROVVISAMENTE L’ILVA,  CHE PAGAVA CON PRECISIONE SVIZZERA LE FATTURE DEI FORNITORI, HA DILATATO NOTEVOLMENTE LA DATA DI PAGAMENTO, ANDANDO  BEN OLTRE I TERMINI DI LEGGE. SONO TUTT’ORA IN ATTESA DI RICEVERE I BONIFICI DELLE FATTURE DICEMBRE 2013 E GENNAIO, FEBBRAIO, MARZO 2014 GIA’ SCADUTE E QUANTO FATTURATO AD  APRILE E MAGGIO.

CIO’ PER LA DIFFICOLTA’ FINANZIARIA, NOTA A TUTTI, DOVUTA A FINANZIAMENTI BANCARI NON RICEVUTI CHE IMPEDISCONO L’ACQUISTO DI MERCI NECESSARIE AL PROCESSO PRODUTTIVO, SEPPUR RIDOTTO RISPETTO AL PASSATO, INFICIANDO CHIARAMENTE SULLA POSSIBILITA’ DI VENDERE PRODOTTI AI POCHI CLIENTI IN PORTAFOGLIO, CHE, TEMENDO RITARDI O MANCATE CONSEGNE DI QUANTO ORDINATO, SI SONO GIA’ RIVOLTI AD ALTRE ACCIAIERIE, PER NON INCORRERE  A LORO VOLTA IN PENALI DEI PROPRI CLIENTI.

POICHE’ I COSTI DI GESTIONE PER GLI AUTOTRASPORTATORI SONO ALTI, E’ STATO IMPOSSIBILE POTER RISPETTARE I PAGAMENTI DI ONERI FISCALI, CONTRIBUTIVI, LEASING, AFFITTI RIMESSAGGIO, E DA QUESTO MESE ANCHE I SALARI DEI DIPENDENTI. CON FORTI RISCHI PENALI E COMMERCIALI.

SE L’ILVA NON PROVVEDERA’ ENTRO I PRIMI GIORNI DELLA PROSSIMA SETTIMANA AL PAGAMENTO DI QUANTO SCADUTO, SARANNO COSTRETTI A MANIFESTARE IL LORO GRIDO DI DOLORE CON LE LORO FAMIGLIE E QUELLE DEI DIPENDENTI LICENZIATI O IN CORSO DI LICENZIAMENTO, CHIEDENDO L’INTERVENTO DELLE MASSIME ISTITUZIONI CITTADINE, CON MANIFESTAZIONI IN CITTA’,  PUR SAPENDO CHE CI SARANNO DISAGI PER TUTTI, MA CHIEDENDO SCUSA E COMPRENSIONE PER LA CRITICITA’ DEL MOMENTO.

NECESSARIO L’INTERVENTO PREVENTIVO DI TUTTI,  PER SOSTENERE QUESTE IMPRESE TARANTINE, DI CUI HO PERSONALMENTE RACCOLTO L’INDIGNAZIONE, E DI CUI MI FARO’ PERSONALMENTE CARICO PER UNA RISOLUZIONE IMMEDIATA. RINGRAZIANDO IL COMITATO RAPPRESENTATO DA GIACINTO FALLONE, CHIEDERO’ AL NS. COORDINATORE PROVINCIALE ON.LE GIANFRANCO CHIARELLI E IL VICE GEOM. RENATO PERRINI DI DARE FORZA E VIGORE ALLE NECESSITA’ SEMPRE PIU’ PRESSANTI DEL NS. TERRITORIO NEI PIU’ ALTI TAVOLI ISTITUZIONALI, SALVAGUARDANDO LA SALUTE E LA VITA ECONOMICA DI TUTTI..

 


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