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Fisco, estate calda: dall’1 giugno otto milioni di atti. Più i pagamenti Cancellata la sospensione biennale in sede di conversione in legge del decreto presidenziale

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Stralcio della dichiarazione di Ernesto Ruffini, a capo dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, in audizione alla commissione parlamentare ieri:

La ripresa delle attività di liquidazione, controllo, accertamento e riscossione dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle entrate Riscossione dal 1° giugno. In relazione al delineato quadro normativo in materia di termini di prescrizione e decadenza e di sospensione dell’attività di riscossione e ai conseguenti effetti finora determinati occorre rilevare:

 

per un verso, relativamente all’attività di Agenzia delle entrate, che il maxi emendamento approvato al Senato il 9 aprile u.s. ha modificato l’articolo 67, comma 4 del Decreto prevedendo l’esclusione dell’applicazione della proroga biennale originariamente prevista dei termini di decadenza;

 

per altro verso, l’ormai imminente scadenza del termine del 31 maggio prevista per la sospensione dell’attività di Agenzia delle entrate-Riscossione. Pertanto, si rende necessaria l’analisi degli ulteriori effetti che si andranno a produrre a partire dal prossimo 1° giugno 2020 nei confronti della complessiva platea dei contribuenti per effetto della ripresa delle ordinarie attività sia dell’Agenzia delle entrate, sia dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. Per effetto dell’abrogazione della richiamata norma relativa alla proroga biennale dei termini relativi alle attività dell’Agenzia delle entrate di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, i termini relativi alle predette attività andranno in scadenza il 31 dicembre 2020 o giorno per giorno a decorrere dal 1° giugno 2020 fino al 31 dicembre 2020. Pertanto, l’Agenzia delle entrate, a partire dal prossimo 1° giugno 2020 ed entro il 31 dicembre 2020 dovrà provvedere alla notifica di circa 3,7 milioni di atti e comunicazioni in scadenza entro fine anno 2020. A questi atti, inoltre, si andranno ad aggiungere altri 4,8 milioni di atti e comunicazione che, ancorché non in scadenza al 31.12.2020, sono diretti a consentire ai contribuenti di sanare tempestivamente errori sanabili anche con il pagamento di sanzioni ridotte prima…

 

Insomma, otto milioni di atti dall’1 giugno. Questo perché la sospensione biennale, prevista nel decreto presidenziale, è stata cancellata con maxiemendamento al Senato in sede di conversione in legge. Estate calda sul piano fiscale perché entro il 30 giugno andranno pagate le cartelle in scadenza fino al 31 maggio e sospese.


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