Che ne sarà del festival della valle d’Itria 2020? In programma da metà luglio secondo il periodo scelto ogni anno, la rassegna dovrà tenere conto degli inevitabili accorgimenti ai fini della sicurezza. Ingressi, distanziamento ecc.
C’è chi ne ha fatto una questione economica, anche. L’organizzazione del festival impegna il Comune di Martina Franca e altri enti con stanziamenti nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro. Ecco dunque Antonio Filomeno Lafornara, consigliere comunale di Martina Franca, fare questo ragionamento durante la seduta del consiglio comunale di venerdì (la prima in videoconferenza): ve lo dico da subito, non sono d’accordo in questo momento a proporre il festival della valle d’Itria.
L’argomento è molto spinoso. Semplicemente perché il festival della valle d’Itria è il principale avvenimento di Martina Franca.
Di seguito una nota diffusa dal professor Giovanni Corrente, saggio dell’associazione martinesi.it:
Sospendere il Festival della Valle d’Itria significherebbe innanzitutto, non saper valutare lo sforzo che ciascuno, secondo le proprie possibilità, ha prodotto, standosene in casa, per la pratica e la diffusione, con ogni mezzo, di messaggi di musica, arte, cultura.
Il Festival della Valle d’Itria è un momento di ricostruzione, di ricomposizione e di elevazione per i martinesi, e non solo.
Se altre indispensabili spazi vengono riaperti, non è certo quello destinato a una ormai gloriosa istituzione, a dover essere interdetto.
Come già avvenuto per l’area mercatale, così si proceda per quella teatrale.
È impensabile che il pubblico, aduso alla compostezza, in occasione del Festival, possa venir meno alle consegne che le autorità sanitarie continuamente impartiscono.