In questo tempo senza precedenti, di smarrimento e di sofferenza, in cui tutti siamo stati costretti a vivere limitazioni mai conosciute prima sin da subito siete stati chiamati a svolgere, in prima linea, un ruolo ancor più nevralgico, confrontandovi con compiti nuovi, in una continua e non facile azione di contemperamento tra rigore e comprensione.
Stralcio della lettera scritta da Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno, ai prefetti. Ministro che viene ritenuta (secondo il resoconto del Messaggero) alle prese con delle preoccupazioni, per questo inizio della fase 2. C’è troppa gente in strada e non è escluso che per la fine settimana si possa studiare qualche stretta. Preoccupazioni non tanto legate ai dati numerici sulle sanzioni quanto al fatto che una parte di popolazione, chissà se minima o meno, ha manifestato comportamenti da pre-emergenza. Vedi chi, tra i giovanissimi, si assembra magari per bere o chi va a prendere il caffè da asporto al bar ma poi vi si ferma a pochi metri e lo consuma. Comportamenti che purtroppo non sono mancati. Neanche nella Puglia dove, per esempio, le file di auto per andare nei locali di fast food da asporto non sono passate inosservate. O quel gruppo di persone davanti alla banca a Locorotondo,lunedì mattina (foto). L’emergenza non è finita, bisogna rimanere il più possibile a casa. Ancora. Ed osservare le prescrizioni di distanziamento ed uso dei dispositivi di protezione. Ancora.