Poniamo che oggi sia stata una giornata di evasione, di liberazione, di sfogo, soprattutto per i giovanissimi. Le premesse c’erano già da qualche giorno. Va be’, vada per oggi. Non doveva essere ma vada.
Ma non può più essere così, sin da domani. L’ordinanza del presidente della Regione Puglia, che trae spunto dal decreto del presidente del Consiglio, è chiara: all’articolo 1. Vietati gli assembramenti. E non per un capriccio di Emiliano o di Conte. È perché i dati incoraggianti che hanno portato alla giornata di oggi sono stati il frutto dell’unica arma vera che abbiamo contro il corona virus: il distanziamento sociale.
Ok, sono state disposte le aperture da oggi perché il sistema economico è in enorme crisi. Ma il sistema economico è perfino un problema indotto: quello principale è il virus. Che non è un giorno del calendario, il 18 maggio, a far sparire. La situazione è migliore dei giorni e delle settimane scorsi ma è, paradossalmente, più preoccupante. Perché da ora in poi dipende dal senso di responsabilità di ognuno.
Però, forse, non è chiara a tutti, la situazione. Non è stato ancora risolto niente. E allora, sin da domani, caro sindaco, chiunque e di qualsiasi località tu sia, da domani, se dovessero replicarsi le scene che in città e paesi si sono verificate oggi, non esitare a prendere decisioni anche impopolari. Fai sentire la presenza, il controllo: chiedilo, se necessario. Non perché ciò debba essere repressivo: ci mancherebbe. Perché bisogna agire per il bene. E il bene primario, oggi, è la sconfitta del corona virus. Che, per potere essere debellato, non dece circolare. Concetto banale, perfino.
Tu hai una particolarità rispetto agli altri livelli istituzionali, meravigliosa e difficile: il referente diretto dei cittadini sei tu. Passare per il “cattivo” al fine di essere buono: forse ti toccherà di dover fare questo, nella tua città o nel tuo paese. Fallo. Con senso di giustizia sociale e di solidarietà. Fallo, se necessario, da domani.
(foto: piazza Maria Immacolata, Martina Franca, oggi pomeriggio. Volti offuscati. Quasi nessuno ha la mascherina)