Udienza preliminare il 19 giugno, giovedì prossimo. Cinquantadue a rischio di processo (il cinquantatreesimo indagato, o forse il primo in ordina di importanza, è morto: Emilio Riva) e a pochi giorni dall’udienza preliminare prevista a Taranto, scaldano i motori le difese. Dopo che quella dei Riva ha chiesto di spostare il processo a Potenza per incompatibilità ambientale, e che quella dell’ex presidente dell’amministrazione provinciale tarantina, Gianni Florido, ha sostenuto di avere le prove di una trascrizione non veritiera di una telefonata intercettata, adesso è la volta dei legali di Michele Conserva, ex assessore provinciale, arrestato al pari di Florido quando scattarono le manette per “Ambiente svenduto”. Dunque, i legali di Conserva hanno chiesto la ricusazione del giudice per l’udienza preliminare, Vilma Gilli. Motivo: si espresse già nei confronti di Conserva quando, nel ruolo di giudice per l’indagine preliminare, lo fece arrestare, nel novembre 2012.