Di Francesco Santoro:
Videoconferenza tra le imprese tessili di Martina Franca, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e l’Amministrazione comunale di Martina. L’iniziativa è stata promossa da 5 aziende locali e dall’assessore alle Attività produttive del Comune itriano, Bruno Maggi, con la collaborazione del deputato Ubaldo Pagano. All’incontro tenutosi hanno preso parte, ieri pomeriggio, anche il consigliere regionale Donato Pentassuglia e il consigliere comunale Vito Cramarossa. Presenti gli imprenditori Pino Lerario (Tagliatore), Massimo Gianfrate (Berwich), Daniele Del Genio (Rossorame), Mauro Gianfrate (Hevò) e Piero Tardia (Tardia). Massimo Gianfrate, anche a nome dei suoi colleghi, ha evidenziato “che le aziende dell’abbigliamento di Martina Franca e della Valle d’Itria, oltre a produrre qualità, rappresentano una porzione del vero Made in Italy e, per questo motivo, è stato chiesto al governo un intervento pianificato sui contributi delle maestranze, per i prossimi 24-36 mesi- fanno sapere dal Comune-. Ciò permetterebbe di continuare a competere anche con gli aggressivi mercati esteri e rappresenterebbe anche un monito per chi usa il valore del Marchio Italia, senza però effettuare la produzione (e quindi senza impiegare il lavoro) nel nostro Paese”. Pentassuglia ha chiesto al ministro “di perorare, con la massima attenzione e efficacia possibile, il documento degli imprenditori di Martina Franca del settore tessile-abbigliamento. Questo anche in considerazione del progetto dell’Istituto tecnico della moda che vede, come protagoniste, le aziende del territorio e il mondo dell’alta formazione e specializzazione grazie a un accordo con l’Università del Salento”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Franco Ancona: “I nostri imprenditori- ha commentato il sindaco- hanno lanciato un messaggio chiaro che deve essere preso in considerazione: grazie alla loro tenacia sono in grado di reimpiegare le maestranze e poter tornare sui mercati, in cambio, però, di una forte riduzione dei contributi fiscali a carico del lavoratore dipendente. È necessario, quindi, che le Istituzioni supportino le aziende con l’alleggerimento del costo del lavoro che rappresenta l’azione più importante, sui cui si deve concentrare il governo”.
Secondo l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Bruno Maggi, “il lavoro di squadra pubblico/privato è diventato ormai strutturale per il sistema economico territoriale di Martina Franca; adesso, l’obiettivo è porre all’attenzione del governo nazionale, il nostro sistema manifatturiero, perché sinonimo di qualità e Made in Italy, portando di fronte a rappresentanti del governo direttamente gli attori principali del mondo produttivo, cioè le imprese”.