Di seguito il comunicato:
In questi giorni – afferma il Coordinatore Provinciale FLP DIFESA Taranto-Brindisi, Pasquale BALDARI – sembrerebbe muoversi qualcosa a livello parlamentare per alcune problematiche ultraventennali afferenti l’Area industriale della Difesa (fra cui l’Arsenale MM di Taranto).
Ebbene, – dichiara il Coordinatore Provinciale FLP DIFESA Taranto-Brindisi, Pasquale BALDARI – dopo le positive notizie ricevute dal Comandante Logistico della MM, Amm. Serra, in occasione della presentazione del Piano Industriale Integrato 2020-2025 condiviso anche dallo Stato Maggiore Marina, registriamo che in data 23 giugno u.s., con la presenza per il Governo dei Sottosegretari di Stato per la Difesa Calvisi e Tofalo, la Commissione Difesa del Senato ha concluso l’esame dell’”Affare assegnato sullo stato e sulle funzioni degli enti dell’area industriale della difesa (n. 257)” con l’approvazione all’unanimità della risoluzione Doc. XXIV, n. 19, con gran parte dei contenuti in linea con quanto da anni rivendicato dalla FLP DIFESA in tutte le sedi.
Con tale risoluzione – evidenzia Pasquale BALDARI – la Commissione Difesa del Senato fa pressing sul Governo che, seppur non obbligato a darne corso, è investito di responsabilità a fronte del rilevante peso politico dell’iniziativa, forte dei presupposti da cui è originata: attività di approfondimento svolte, visite sul campo (ad es. all’Arsenale MM Taranto, all’Arsenale Militare di Messina, all’Arsenale MM di La Spezia e al Polo di manutenzione pesante di Piacenza) e audizioni dei vertici militari (il Cte Logistico della Marina, amm. E. Serra; il Cte Log. dell’Esercito, gen. P.F. Figliuolo; il Capo SMD Gen. VECIARELLI; il Capo di SMM, Amm. Cavo Dragone, etc..) e delle Organizzazioni Sindacali in data 23 luglio 2019 fra cui la FLP DIFESA.
Nella risoluzione, la presidente Sen. Laura GARAVINI:
ha sottolineato che gli stabilimenti, gli arsenali e le altre strutture dell’area industriale della Difesa: Svolgono funzioni essenziali per garantire l’autonomia e la piena funzionalità dello strumento militare, assicurando le competenze e le condizioni tecniche, infrastrutturali e di sicurezza degli interventi sugli assetti operativi; Rappresentano uno strumento diretto e efficace per garantire il costante supporto tecnico-logistico e manutentivo alle attrezzature dell’intero comparto; Sono strutture indispensabili per garantire l’efficienza e la prontezza dei mezzi e degli armamenti della Difesa e dunque assetti strategici a cui il Paese non può rinunciare, innanzitutto per motivi di sicurezza perché sarebbe pericoloso demandare il funzionamento dei propri assetti militari solamente a dei manutentori privati, magari stranieri, fornitori dei diversi sistemi, e poi perché tutelano il corretto funzionamento anche di tutti quegli strumenti militari (navi, carri armati, veicoli militari, armamenti) la cui manutenzione non sia più garantita da uno specifico contratto di supporto e manutenzione tecnica.
ha evidenziato il forte stato di sofferenza degli enti in questione (fra i quali l’ARSENALE MM DI TARANTO), sia per il carente rinnovamento infrastrutturale, sia per la forte contrazione degli organici, in particolare nei ruoli tecnici del personale civile della Difesa, rimarcando che tale contrazione potrebbe, nel giro di pochi anni, produrre effetti negativi irreversibili sulla funzionalità delle strutture in questione.
ha sostenuto che gli impegni al Governo contenuti nello schema di risoluzione appaiono di cruciale importanza, anche considerato che dagli enti dell’area tecnico industriale dipendono la manutenzione dei mezzi e degli armamenti in uso alle Forze armate.
Fra i punti fondamentali approvati con la risoluzione e che impegnano il Governo, sottolineiamo quelli che in particolare sono coincidenti con le rivendicazioni da sempre fatte dalla FLP DIFESA:
• considerare gli investimenti per il rilancio dell’area industriale della Difesa come possibile importante volano per la ripresa economica del Paese dopo la grave contrazione determinata dall’emergenza Covid-19;
• proseguire, anche con un piano straordinario, gli interventi avviati per l’assunzione di nuovo personale qualificato, con profili tecnici e amministrativi, considerando anche la possibilità di utilizzare modalità innovative di assunzioni fondate su percorsi formativi specifici, in collegamento diretto con le realtà istituzionali, industriali, universitarie e scolastiche dei territori;
• valutare una rimodulazione della tempistica di applicazione della legge n. 244 del 2012, anche esercitando la previsione già contenuta nella stessa legge; così da evitare di disperdere ulteriormente l’alto e qualificato patrimonio professionale fin qui maturato da quelle persone ormai prossime all’uscita, con riferimento ad un’età media del personale che è ormai giunta alle soglie dei 59 anni;
• garantire un generale rinnovo infrastrutturale delle strutture, in particolare dei poli di mantenimento e degli arsenali, superando le attuali, gravi, criticità, derivanti dalla vetustà degli immobili e dall’obsolescenza degli impianti, non sempre adeguati agli interventi sui mezzi di nuova introduzione, al fine di garantire adeguate condizioni di sicurezza e continuità delle produzioni, con interventi di adeguamento tecnologico e efficientamento energetico, tanto sul piano infrastrutturale quanto su quello impiantistico;
• in riferimento alla specifica realtà degli arsenali, a valutare la possibilità di re-internalizzare le attività a medio contenuto tecnologico (con possibili significativi contenimenti di spesa), considerando che quelle a basso contenuto tecnologico possono essere facilmente reperite presso l’indotto locale (con un positivo rapporto costo-efficacia e un potenziale volano economico per le piccole e medie imprese);
• valutare di prorogare la durata del piano pluriennale di interventi già previsto per adeguamento e ammodernamento degli stabilimenti della Marina (c.d. “piano Brin”), istituendo altresì analoghi strumenti per gli altri enti. “
Data la rilevanza delle decisioni adottate dalla Commissione Difesa del Senato, le criticità denunciate e la necessità di procedere al loro superamento, la FLP DIFESA ha già provveduto a formalizzare una richiesta d’incontro urgente con il Ministro della Difesa, per gli approfondimenti ed interscambi utili alle iniziative da avviare.
In un contesto unanime come questo – conclude Pasquale BALDARI – che sembrerebbe essere favorevole per il vero rilancio dell’Arsenale MM di Taranto, non può non esserci una iniziativa di sostegno da parte anche di tutti i Rappresentanti del territorio jonico e, pertanto, auspichiamo che il Comune di Taranto riavvii senza indugio l’attività di coordinamento in precedenza esercitata, per riconvocare con urgenza un tavolo di confronto unitario e riprendere il percorso nei termini storicamente delineati dalla “VERTENZA ARSENALE MM di TARANTO” con i Parlamentari Jonici, le Istituzioni locali, provinciali, regionali, le Associazioni di categoria dell’indotto locale, le OO.SS. territoriali del pubblico impiego e del privato, la RSU dell’Arsenale TA, la Marina del Territorio, mirando a salvaguardare tutti gli interessi occupazionali della comunità jonica ed a sollecitare il MINISTERO DELLA DIFESA ed il GOVERNO, ad autorizzare subito le assunzioni del personale civile per l’Arsenale MM di Taranto con provvedimenti d’urgenza ed in deroga alle norme vigenti, prima di arrivare nella fase di non ritorno e del conseguente possibile “collasso” entro il 31 dicembre 2024 del più grande Stabilimento di Lavoro della Marina Militare.