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“Stupor mundi. Federico II”, storia illustrata. Per tutte le età Di Antonella Colucci, nelle librerie

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Di Evelina Romanelli:

Il 14 gennaio 2020 è uscito nelle librerie “Stupor Mundi. Federico II. L’uomo, l’eroe, la leggenda” il nuovo libro di Antonella Colucci illustrato da Adriana Iannucci edito da Artebaria Edizioni.
Abbiamo voluto dialogare con l’autrice in merito a questo nuovo lavoro che ci sembra molto interessante e ci ha condotto in una lettura senza tempo.

Antonella come nasce l’idea del libro?
Il libro nasce dalla proposta dell’editore, Paolo Massafra, col quale collaboro da un po’ di anni per le mie precedenti pubblicazioni. Lui voleva creare un libro per i ragazzi sulla vita di Federico II, ma voleva che a raccontarla fossi io con il mio stile. Questo mi ha fatto molto molto piacere.

Perché proprio Federico II?
L’attività editoriale di Artebaria riserva molto spazio a valorizzare il territorio pugliese e del Sud Italia. Federico II, un uomo precursore di tutti i tempi, eclettico e molto moderno, appassionato della conoscenza in tutti i campi, sceglie il Sud Italia per farne sede del suo vasto Impero.
La Puglia è una terra che è stata molto amata da questo imperatore e ancora oggi ci sono molte tracce della sua presenza. Le strutture più evidenti sono i molteplici castelli che sono disseminati qui e lì un po’ ovunque.

Quindi hai subito accolto la proposta dell’editore?
In verità no, in un primo momento ho rifiutato la sua proposta. Confesso che dover raccontare la vita di Federico II mi spaventava un po’, la vedevo un’impresa molto ambiziosa e fuori dal mio stile.

Infatti con questo lavoro hai stupito molti tuoi lettori che erano abituati ai giochi immaginativi e fantastici delle tue storie. Cosa ti ha fatto cambiare idea?
Sono due le cose che mi hanno motivata. La prima è stata la voglia di sperimentarmi in un lavoro nuovo, in una nuova sfida. La seconda è stata la voglia di scrivere qualcosa che portasse ad intrecciare passato e presente, conoscenza e ricerca, immaginario e realtà. Per farlo ho dovuto un po’ alleggerirmi dell’alone di intoccabilità e sacralità che ancora a distanza di secoli la vita di quest’uomo trasmette e trattarlo come uno dei tanti miei principi circondato da principesse e tutto il resto. Può sembrare strano, ma questo gioco immaginativo mi ha aiutato a entrare nella voglia di raccontarlo.

Immagino che hai iniziato a studiare di lui?
Federico II l’ho conosciuto studiandolo tra i banchi di scuola alle medie, ma poi puntualmente, nelle mie uscite e scampagnate con gli amici, me lo sono ritrovato nelle testimonianze storiche che molti luoghi pugliesi hanno.
Ho ripreso a leggere di Federico, studiandolo nuovamente, con uno sguardo adulto che vuole raccontarlo, farlo conoscere ai più giovani. Più leggevo e più si è consolidato in me il desiderio di far conoscere la vita sorprendente di quest’uomo che a 4 anni era già re. Tutta la sua vita è circondata da mistero e magnificenza. Mi ha affascinato la sua sete di conoscenza, le sue sperimentazioni, il suo voler andare oltre, il suo voler essere ricordato, il suo rispetto per le altre culture e la sua ricerca di dialogo. Inoltre lui era un innamorato della Puglia. Lui trasformerà quello che voleva essere un insulto, “Puer Apuliae”, il moderno “terrone”, in un appellativo prestigioso e segno distintivo di orgogliosa appartenenza alla terra.
Tutto questo e molto altro, ho provato a raccontarlo nel libro.

Il libro è valorizzato dalle magnifiche illustrazioni di Adriana Iannucci. Come è avvenuto l’incontro tra immagine e parole?
Ho conosciuto Adriana in un incontro sugli albo illustrati. Lei è una professionista che lavora da anni nel campo dell’immagine. È stato un onore per me collaborare con lei. Ci accomuna il profondo rispetto per l’infanzia in termini di onestà intellettuale e competenza.
Ci siamo fatte una chiacchierata in merito al modo di procedere che intentavamo seguire e anche su questo ci siamo ritrovate: io volevo fare un lavoro il più possibile veritiero di Federico perciò ricercavo fonti storiche scritte; lei, Adriana, stava già ricercando fonti storiche iconografiche.
A mio avviso è un lavoro alla pari, ossia il testo accompagna le illustrazioni e le illustrazioni accompagnano il testo.
Il tutto poi si è intrecciato con la supervisione dell’editore.

Un lavoro di squadra insomma.
Ogni libro per l’infanzia è un lavoro di squadra, nasce proprio dalla sinergia di scrittore illustratore ed editore. Solo così si può sperare di fare un buon lavoro. Tra l’altro il lavoro di squadra aiuta anche nei momenti di scoraggiamento o di stallo, in quanto questo lavoro ha richiesto più di un anno di lavorazione prima di arrivare a quella che ci è sembrata la “forma giusta” del libro.

Nonostante la pandemia che ha bloccato le molteplici presentazioni, lo hanno già letto e apprezzato.  Cosa speri per il futuro?
Spero tante cose. Primo fra tutti che sempre più adulti e bambini/ragazzi si possano ritrovare a leggere e quindi conoscere Federico. Spero che il libro sia il punto di partenza per ulteriori ricerche e scoperte. Spero che ci si metta in viaggio alla ricerca dei luoghi federiciani, dei castelli per esempio. Uno fra tutti Castel del Monte divenuto non a caso uno dei simboli della Puglia. Spero che la conoscenza di Federico II infiammi di passione e di coraggio verso il sapere e la conoscenza di tutte le arti, dalla matematica alla poesia, dalla medicina all’arte, ecc. tutte importanti per la formazione dell’animo umano.
Il popolo dei lettori, di qualsiasi genere, è un popolo interessante perché i libri fanno fare salti pindarici tra ciò che è dentro e ciò che è fuori di noi, tra ciò che è pensiero e ciò che è realtà, tra ciò che è storico e passato e situazioni attuali di ciò che oggi è. C’è tanto di Federico nella nostra vita attuale e ne siamo consapevoli solo leggendo di lui. buona scoperta!

“Stupor Mundi. Federico II. L’uomo, l’eroe, la leggenda” è acquistabile in tutte le librerie,  o sul sito della casa editrice o con contatto diretto con la Colucci. Un’occasione da non perdere per viaggiare nella storia grazie al puntuale racconto della scrittrice alla quale vanno, ancora una volta, i nostri complimenti.

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