Di seguito un comunicato diffuso da Cia Puglia:
“Il contributo aggiuntivo annunciato dalla Regione Puglia a favore della distillazione dei vini è una grande vittoria di CIA Agricoltori Italiani della Puglia che, lo scorso 29 giugno, aveva espressamente richiesto tale misura all’ente regionale. Un importante contributo all’ottenimento di questo risultato è stato dato da Felice Carrabba, assessore all’Agricoltura del Comune di San Severo, una delle città della Puglia con la maggiore produzione di vino e, per questo, una delle più colpite dalla forte contrazione di consumi ed esportazioni dovuta all’emergenza mondiale causata dal Covid-19. CIA Puglia esprime la propria soddisfazione e il proprio plauso per la decisione assunta dalla Regione Puglia”. E’ con queste parole che i dirigenti regionali di CIA Agricoltori Italiani della Puglia hanno accolto l’annuncio, da parte del direttore del Dipartimento regionale Agricoltura Gianluca Nardone, sullo stanziamento di 2,8 milioni di euro a favore della distillazione di vini non a denominazione d’origine. La Regione Puglia, inoltre, ha annunciato che a questo primo provvedimento ne farà seguito un altro a sostegno, questa volta, delle produzioni a denominazione d’origine. “Ai 2,75 euro per % vol/hl alcol garantiti dal Governo nazionale, dunque, si aggiungerà un contributo regionale pari a 1,25 euro per % vol/hl alcol”, si specifica nella nota di CIA Agricoltori Italiani della Puglia.Contributo che sarà versato direttamente alle cantine che stipuleranno un contratto di distillazione per un quantitativo minimo di 50 ettolitri.
“La Regione Puglia ha accolto l’appello di CIA Puglia e dell’Assessorato all’Agricoltura del Comune di San Severo, cogliendo appieno la ratio del decreto Mipaaf che prevedeva esplicitamente la possibilità, da parte delle Regioni, di erogare contributi integrativi. Una possibilità, quella prevista nel decreto, che il Mipaaf ha previsto proprio per potenziare la misura adottata e fare in modo che aiuti il maggior numero di aziende vitivinicole in difficoltà. L’emergenza Covid-19, infatti, con la chiusura dei consueti canali di vendita (si pensi soprattutto alla ristorazione, ma anche al calo vertiginoso delle esportazioni), ha ridotto pesantemente la redditività del settore”.
“Non solo la vitivinicoltura, ma tutti i settori più importanti del comparto primario hanno subito una drastica riduzione di redditività negli ultimi 7 mesi. Il 2020 si sta rivelando la peggiore annata da 20 anni a questa parte, con una drammatica concentrazione di fattori negativi tra cui siccità, gelate e manovre speculative per tenere artificiosamente bassi i prezzi riconosciuti ai produttori”, si legge nella nota diffusa da CIA Agricoltori Italiani della Puglia. “Mai come in questo momento è necessario utilizzare le risorse a disposizione delle istituzioni europee, nazionali e regionali per sostenere le aziende agricole, la più grande industria sostenibile e ‘a cielo aperto’ della Puglia”.