I Carabinieri delle Stazioni Taranto Principale e San Cataldo sono intervenuti in un appartamento situato in una palazzina del borgo dove era stata segnalata una accesa lite in famiglia. Giunti sul posto i militari notavano subito che, nonostante le rassicurazioni iniziali fornite dall’uomo che apriva loro la porta, c’era qualcosa che non andava e infatti, quando, dopo non poche insistenze, riuscivano a vedere la moglie dell’uomo notavano una vistosa ferita sanguinante sulla fronte di questa. A quel punto i militari riuscivano a conquistare la fiducia della donna che raccontava loro di come, anche quella sera, il marito era rincasato ubriaco e aveva dato in escandescenze insultandola e colpendola con violenza in testa con una pentola metallica. I Carabinieri quindi allertavano il 118 sia per far medicare la ferita della donna sia per far sottoporre a visita psichiatrica l’uomo, che non accennava a calmarsi. Dopo aver ricevuto le dovute cure la donna formalizzava la denuncia nei confronti del marito e i militari, alla luce della gravità dei fatti e sentita l’Autorità Giudiziaria, procedevano all’arresto dell’uomo che, dopo le formalità di rito, veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso l’abitazione di parenti.
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Nella mattinata i Carabinieri della Stazione di Massafra traevano in arresto due ragazzi massafresi, di 27 e 23 anni, e due extra comunitari, entrambi 21enni domiciliati a Pulsano (TA) e Taranto, che unitamente ad altri 5 italiani del posto partecipavano ad una rissa nel centro storico, la sera del 23 maggio 2020, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Taranto su richiesta della locale Procura.
Nella serata del 23 maggio 2020, nonostante i divieti imposti dall’emergenza epidemica, tuttora in corso, veniva segnalata, al numero di emergenza “112”, una violenta rissa, nel centro storico di Massafra, ma all’arrivo dei Carabinieri, i partecipanti si davano a precipitosa fuga, disperdendosi nei vicoli del quartiere “Gesù bambino”.
Le tempestive e serrate indagini avviate dai militari, condotte mediante la visione di immagini di telecamere di video-sorveglianza presenti nell’area e l’ascolto di alcuni testimoni, permettevano di ricostruire lo svolgimento degli eventi, consentendo l’identificazione dei protagonisti della rissa, ben 9 soggetti, (di cui due di nazionalità egiziana), alcuni dei quali, specificatamente quelli colpiti dalla misura cautelare, armati di bastoni e coltelli.
Inoltre, sul posto, a seguito del sopralluogo, veniva rinvenuto e opportunamente sequestrato un coltello, abbandonato durante la fuga, mentre il movente dei dissidi fra i soggetti extracomunitari e quelli del posto sembra verosimilmente da ricercare in futili e pretestuosi motivi.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive dimore.