Di seguito il comunicato diffuso dalla Marina militare via twitter:
La seduta di laurea per i sei neo architetti è giunta a conclusione di un complesso lavoro durato un anno, che ha previsto un tirocinio formativo presso il Castello Aragonese di Taranto dove, grazie a un accordo tra la Marina Militare e il Politecnico di Bari, sono stati impegnati tra studi, misurazioni, rilievi e indagini d’archivio che sono serviti per l’elaborazione di un progetto di restauro finalizzato alla conservazione e valorizzazione del monumento.
Alla discussione delle tesi di laurea hanno assistito, dall’ottocentesca Sala Consiglio delPalazzo Ammiragliato, il Comandante Marittimo Sud, ammiraglio di divisione Salvatore Vitiello, gli ex comandanti del dipartimenti militare marittimo di Taranto, gli ammiragli Francesco Ricci – oggi curatore del Castello Aragonese per la Marina – ed Ermenegildo Ugazzi, e il capitano di vascello Carmelo Licciardello, capo ufficio presidio del Comando Marittimo Sud.
Molto interessanti la tesi di ricerca e il progetto elaborato dai giovani laureandi, che hanno riguardato molteplici aspetti della valorizzazione dell’antico maniero, dall’analisi dello stato di conservazione alla progettazione della biblioteca universitaria – già previsto nell’ambito del contratto istituzionale di sviluppo Taranto -, alla riconversione d’uso degli ex granai in uno spazio interculturale che accoglie un caffè letterario, e delle antiche celle di punizione in alloggi temporanei per studiosi e ricercatori.
Il lavoro ha riservato una particolare attenzione alla conservazione della materia antica e dei segni delle stratificazioni storiche, alla necessità di restituire al complesso fortificato l’unità spaziale perduta, all’esigenza di riformulare la sistemazione e presentazione degli ambienti di scavo archeologico con i relativi reperti, all’opportunità di conciliare la fruizione pubblica con le attività del Comando Marittimo Sud individuando soluzioni attente all’abbattimento delle barriere architettoniche per assicurare percorsi accessibili ai visitatori diversamente abili, al desiderio di valorizzare un indiscutibile simbolo della memoria collettiva e riannodare i legami con la città.
Al termine della seduta di laurea l’ammiraglio Vitiello, dopo aver ringraziato i neo architetti per il loro prezioso studio, ha dichiarato che i progetti elaborati e le soluzioni trovate torneranno molto utili per continuare la complessa opera di valorizzazione del castello in cui è impegnata la Marina Militare sin dal 2003. Il professor Giorgio Rocco, direttore del dICAR del Politecnico di Bari ha evidenziato invece l’importanza della sinergia tra il Politecnico e le altre amministrazioni pubbliche per la valorizzazione del grande patrimonio storico e architettonico della nostra regione.