Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:
Approvato oggi in Conferenza delle Regioni il Programma operativo complementare (POC) 2014-2020 – Regione Puglia trasmesso dal Presidente della Regione Puglia con nota AOO_021 del 9 luglio 2020, in attuazione del punto 2 della delibera CIPE 28 gennaio 2015, n. 10: “Definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi complementari di cui all’art. 1, comma 242, della legge n. 147/2013 previsti nell’accordo di partenariato 2014-2020”.
Ai sensi della succitata delibera, i Programmi complementari sono adottati con delibera del CIPE, su proposta del Dipartimento per le politiche di coesione (in quanto Amministrazione centrale avente il coordinamento dei Fondi strutturali e di investimento europei – SIE) in partenariato con le Regioni interessate, sentita la Conferenza Stato-Regioni e d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze.
“Dopo l’approvazione del Poc da parte della Conferenza delle Regioni – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – tocca ora al Cipe approvare in via definitiva il nuovo programma complementare che ci consente di proseguire gli interventi già avviati con i Fondi Fesr ed FSE. Lo sforzo di rimodulazione delle risorse comunitarie che la Regione ha compiuto nei mesi scorsi in maniera rapida ed efficace, ha consentito una risposta immediata alla crisi generata dal Covid”.
“Il Poc – ha proseguito Emiliano – ci consentirà di sostenere con rinnovata forza tutte le attività di finanziamento a valere sui fondi comunitari. A queste risorse si aggiungeranno entro dicembre nuove risorse derivanti dalla nuova programmazione fsc 2021-2027 da utilizzare per dare nuovo sostegno alle strategie di crescita e di occupazione della Puglia. Ci aspettiamo un grande lavoro di squadra con il governo nazionale per la programmazione concertata delle risorse del Recovery Fund con un’attenzione particolare agli investimenti da promuovere nelle regioni del Mezzogiorno”.
Il POC della Regione Puglia nasce a seguito della riprogrammazione del POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, consistente nella rimodulazione finanziaria tra Assi volta a finanziare la manovra anti crisi generata dalla pandemia da COVID-19, e concorre al perseguimento delle finalità della politica di coesione 2014-2020 attraverso una strategia volta a favorire il raggiungimento degli obiettivi già inseriti nel Programma operativo regionale (POR) a valere sulle risorse del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e sul Fondo sociale europeo (FSE). Le risorse destinate al POC 2014-2020, derivanti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale sul PO FESR FSE puglia 2014-2020, sono pari a Euro 2.670.359.620, così ripartite secondo la previsione della delibera CIPE n. 10/2015: – a Euro 1.869.251.734,00 (pari al 70%) a valere sul Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183; – a Euro 801.107.886,00 (pari al 30%) a valere sul bilancio regionale.
Secondo quanto previsto dalla delibera CIPE n. 10/2015 i programmi di azione e coesione sono finanziati con le disponibilità del Fondo di rotazione ex lege 183/1987, nei limiti della dotazione del Fondo stesso che per la Regione Puglia ammonta a complessivamente a Euro 2.492.335.647,20, di cui 1.951.649.032,90 quota FESR e 540.686.614,30 quota FSE.
Il Programma è coerente con la struttura della programmazione strategica indicata nei regolamenti comunitari per il periodo 2014-2020 e nell’Accordo di Partenariato, e si pone in un’ottica di piena complementarietà con gli interventi previsti dal POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, come confermato dalla presenza dei medesimi Assi di intervento già presenti all’interno del POR.
Di seguito una dichiarazione di Raffaele Fitto:
E’ evidente che questa campagna elettorale ha una sola strategia per chi governa la Regione Puglia: l’occupazione sistematica delle Istituzioni da parte di Emiliano, con il ministro Boccia che diventa protagonista-complice di questo sistema.
La Conferenza Stato-Regioni convocata questo pomeriggio a Bari è solo una farsa su misure economiche per le quali non viene stanziato 1 solo euro in più di quelli già destinati alla Puglia, peggio anche per annunciare risorse che non esistono neppure sulla carta visto che faranno parte della Programmazione 2021-2027, nella misura in cui saranno stanziate dalla legge di bilancio 2021.
Solo qualche cifra per comprendere meglio:
- 249 milioni di euro di risorse (FSC 2007-2013) sono quelli che la Regione aveva e non ha impegnato e speso, negli anni, per inefficienza;
- 501 milioni di euro di risorse (FSC 2021-2027) che oggi, per?, non esistono e che sono un auspicio elettorale del Governo, in quanto la programmazione avverrà a partire dalla legge di bilancio 2021
Il ministro Boccia avrebbe fatto bene a chiedere al presidente Emiliano, invece, perché dei 2,7 miliardi del Patto per la Puglia (programmazione 2014-2020) al 29 febbraio di quest’anno sono stati spesi solo 51,69 milioni di euro. Mi piace ricordare, a tal proposito, le numerose conferenze stampa di questi 5 anni su queste risorse, simili a quella di oggi.
Infine, al ministro Boccia che mi invita a non fare campagna elettorale (da che pulpito!) sul rischio sanitario che il massiccio arrivo di migranti rappresenta per la Puglia, in piena estate e con il Turismo in ripresa, dico solo che mi complimento per i tempi record con i quali sono stati eseguiti i tamponi e test sierologici ai circa 400 migrati, arrivati sabato pomeriggio a Bari, e risultati tutti negativi (secondo quanto comunicato dal Governo già ieri sera). Deve essere servita la strigliata del Ministero della Salute che, qualche giorno fa, classificava la Puglia ultima per esito dei tamponi, mediamente 11 giorni per ottenere il risultato. Che dire: in questo caso la sanità pugliese è stata super efficiente! Cos? non è stato finora per i pugliesi.