Oggi ultima seduta del consiglio regionale della Puglia. La prossima volta sarà con l’assemblea scaturita dalle elezioni regionali in programma il 20 e il 21 settembre.
Ultimo giorno con un’incombenza fondamentale. Deve essere varata una legge regionale che tenga conto della doppia preferenza di genere alle elezioni. Il presidente del Consiglio ha inviato una diffida alla Regione Puglia: fate questa legge altrimenti interverrà il governo. Magari entro oggi stesso, con un commissario ad acta.
Legge elettorale con doppia preferenza di genere significa liste elettorali con uomini e donne, in rapporto almeno 60-40 per cento fra un sesso e l’altro. Significa il rischio, per molti fra gli attuali consiglieri regionali pugliesi, di non essere rieletti o addirittura ricandidati. Ecco perché i continui rinvii al varo della legge. C’è un’ipotesi di provvedimento che ha la paternità dell’assessore Alfonso Pisicchio: prevede la preferenza di genere e il meccanismo secondo cui l’assessore regionale non può essere anche consigliere.
Qualcosa, oggi, dovrà succedere. Per forza. “Niente voto segreto” chiede Mazzarano del Pd, “evitiamoci un’inutile figuraccia”. Questo sintetizza perfettamente la situazione.
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