La Guardia di finanza, compagnia di Trani, ritiene di avere scoperto una maxi evasione fiscale nel settore della commercializzazione di auto. Recuperati a tassazione nove milioni di euro circa. Secondo l’accusa, la società di Bisceglie aveva acquistato, nel foggiano, autoveicoli esistenti solo sulla carta. In realtà le macchine venivano acquistate in altri Paesi dell’Unione europea, prevalentemente la Germania, e rivenduti nel nord barese. Le ditte della Capitanata erano, secondo le Fiamme gialle, società-schermo per coprire, cioè, un indebito scarico di Iva oltre a un’altrettanto indebita deduzione dei costi. Praticando prezzi inferiori sul mercato, inoltre, era in piedi anche un meccanismo di illecita concorrenza nei confronti di altri operatori, tutto ciò secondo l’accusa.