Beni mobili e immobili sono stati confiscati ai responsabili di un’azienda di telefonia di Taranto. Beni ritenuti facenti capo a padre e figlio appunto i titolari. Ammontare del provvedimento, circa trenta milioni di euro: nove immobili, un terreno, venti fra auto e moto, polizze, disponibilità di conti correnti bancari.