Due studentesse sono state cacciate dall’appartamento che occupavano, quando la padrona è stata avvertita di cosa accadesse lì. L’associazione di tutela degli animali Aidaa ha dato notizia della vicenda, anche alla padrona, dopo che il presidente si era spacciato per un cliente al fine di capire la vicenda.
Le due ragazze, fra cui una originaria di Lecce, secondo l’accusa facevano sesso a pagamento, in maniera saltuaria. Ricevevano i clienti nell’abitazione e, secondo i gusti dei clienti, negli incontri sessuali coinvolgevano anche un cane, un meticcio nero, addestrato per il sesso orale (affermavano loro, secondo l’accusa). Al costo di duecento euro per ciascuna ragazza, più altri cento in caso di coinvolgimento dell’animale, si dava luogo alla prestazione. Gli animalisti vogliono risalire ai clienti per indagarli, assieme alle due studentesse, per maltrattamento di animali.