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Martina Franca: undicenne si sveglia in piena notte e vede il ladro in casa San Giovanni Rotondo: rapina notturna in casa di una novantenne, due arresti

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Un buco al montante della finestra al piano terra per operare sulla serratura, aprire ed entrare. Martedì alle tre e mezza circa, il ladro era all’opera nella villetta della zona Saliscendi di Martina Franca. Erano già state visitate altre due case con persone dentro, lì vicino, stando a ricostruzioni dei fatti.

Entrato nella villetta il ladro, rovistato il salone e rubati un po’di soldi e un portafoglio, è passato poi alla camera da letto. Stava manovrando, con la luce di una torcia o di un telefono, con un portagioie quando la ragazzina di undici anni si è svegliata e lo ha visto e ha svegliato il padre (genitori e figlia nella stessa stanza). L’uomo si è alzato ma il ladro, scoperto, era già scappato, di nuovo, attraverso la finestra. Allertati i carabinieri intervento in brevissimo tempo ma il ladro (anzi, presumibilmente anche un complice almeno) era già sparito.

Il titolare dell’abitazione dice “le persone devono sapere che sta succedendo questo” ovvero che il fenomeno delle ruberie nelle case è in gran spolvero. Furti o addirittura con le persone nelle abitazioni.

C’è un precedente indimenticabile di maggio 2013 quando una 92enne, Marianna Brigida, che dormiva in casa sua nel centro storico, per la presenza in casa dei ladri morì.

Ora si registrano incursioni nelle case, in periferia o in pieno centro o nell’agro, anche non necessariamente la notte. A fine giugno una famiglia abitante al primo piano di un palazzo subì un furto con tanto di fiamma ossidrica per violare la cassaforte, alle nove di sera. I ladri bloccarono la porta d’ingresso dall’interno con una cassapanca e scapparono dalla finestra. I proprietari, per rientrare in casa, dovettero chiamare i pompieri. Un esempio fra i tanti possibili delle ruberie verificatesi.

Non c’è solo Martina Franca.

Il sindaco di Alberobello ha evidenziato, l’altro ieri in sede di comitato provinciale per la sicurezza, che nel suo paese c’è un’emergenza furti nelle abitazioni. La frazione fasanese di Pezze di Greco è assediata dai ladri. Il territorio, insomma, ha un problema. Che riguarda tre province. Questori e prefetti devono elaborare un’azione comune di contrasto che tuteli tutte queste comunità.

Aggiornamento qui:

Martina Franca, furti nelle case: il sindaco, “preoccupazione. All’attenzione del questore e del comitato per la sicurezza”. Ai cittadini: segnalare presenze sospette Punto della situazione anche in merito al contrasto del corona virus

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Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

Domenica scorsa, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Stazione di San Giovanni Rotondo hanno arrestato, su Ordinanza di custodia cautelare in carcere, due persone del posto, di 52 e 30 anni, resisi responsabili di due furti in abitazione.
Il 14 luglio u.s. i Carabinieri della Stazione di San Giovanni erano intervenuti in piena notte presso l’abitazione di una signora di 90 anni, dove era stato segnalato un furto. Ai militari la signora, ancora scossa per l’accaduto, aveva raccontato che, alle ore 2.30 circa, mentre era seduta sul divano, aveva udito infrangersi un vetro e, spaventata, di essersi messa ad urlare chiedendo se ci fosse qualcuno. Dopo qualche minuto le si era parato davanti un uomo a volto scoperto che, avvicinatosi, le aveva detto di non spaventarsi. Subito dopo lo sconosciuto, insieme ad un altro che nel frattempo era rimasto nascosto, era fuggito dalla stessa finestra attraverso la quale i due si erano intrufolati.
Le donna, in occasione della denuncia, aveva poi riferito che le era stato asportato un borsellino contenente 40 euro, ed altri effetti di poco valore.
Le immediate indagini e la visione dei filmati ripresi dalle telecamere di video sorveglianza presenti nelle vicinanze avevano quindi consentito di identificare con certezza i soggetti in due già noti pregiudicati di San Giovanni Rotondo.
Qualche giorno più tardi, e precisamente il 17 luglio, su segnalazione di una guardia giurata, i Carabinieri erano poi intervenuti presso un’altra abitazione, in una zona periferica del paese, dove la sera precedente era stato consumato un furto. In questo caso i ladri avevano agito indisturbati poiché all’interno dell’appartamento non vi era nessuno, in quanto la proprietaria era fuori da qualche giorno. Alla presenza di una cugina della proprietaria, i militari avevano avuto modo di constatare che gli autori del furto erano entrati forzando una portafinestra.
Sentita a verbale, la guardia giurata aveva quindi riferito che la sera del furto, intervenuto a seguito dell’attivazione dell’allarme antintrusione dell’abitazione, non aveva colto nulla di strano, notando però la presenza in una via adiacente di due persone, che si stavano incamminavano verso un terreno sterrato, riconoscendoli come due soggetti già noti di San Giovanni Rotondo. I militari, pertanto, si erano recati sul viottolo indicato, ripercorrendolo secondo le indicazioni ricevute, recuperando così un cofanetto portagioie, ormai svuotato, poi riconosciuto dalla proprietaria come parte della refurtiva. In più, sempre alcuni giorni dopo l’ultimo furto, il titolare di un bar della stessa cittadina, insospettito dall’offerta ricevuta, aveva contattato i Carabinieri raccontando che due soggetti, poi riconosciuti negli ormai sospetti, gli avevano proposto l’acquisto di alcune latte di olio che, non casualmente, rientravano tra le cose asportate dall’abitazione.
I risultati delle indagini svolte dai Carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, hanno consentito alla stessa di richiedere e ottenere i provvedimenti cautelari dal GIP del Tribunale, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati.

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