Di seguito un comunicato diffuso da Maria Grazia Gesualdo:
Le cronache ci raccontano la storia di una ragazza, giovanissima e originaria dell’est, stanca di prostituirsi a Bari, nella zona tra Quartierino e Stanic. La giovane lamenta l’arrivo di nuove ragazze, ancor più piccole e spregiudicate di lei, che guadagnano di più proteggendosi meno e, probabilmente, gestite da personaggi più potenti e pericolosi. “La prostituzione ed il suo sfruttamento non sono di certo argomenti nuovi, curiosa è però la mappa che si sposta sempre più verso il centro, con organizzazioni sempre più potenti e pericolose. Stupisce infatti il nuovo dato che vede le ragazze non più ai margini della città, sparse sul lungomare o sulle complanari, ma ai margini di uffici e case”. Interviene così Maria Grazia Gesualdo, professionista dei servizi sociali e candidata alle elezioni regionali nella lista di Italia in Comune a sostegno del governatore uscente, Michele Emiliano.
“Con il mio lavoro conosco bene le storie di disagio sociale, un malessere che dilaga attraverso svariate forme specialmente nelle periferie, in cui incuria e prostituzione convivono nelle stesse strade. Mi preoccupa certamente il ruolo della donna considerata “oggetto” e non soggetto. So bene però quanto il problema della prostituzione non sia soltanto un problema legato alla soggettività femminile, ma è un problema di criminalità organizzata che prospera anche attraverso la prostituzione, alimentando i traffici illeciti; è soprattutto la presenza occulta dei protettori a spaventare la cittadinanza e le stesse ragazze naturalmente”. Conclude la Gesualdo: “L’unico modo per combattere il fenomeno della prostituzione sta nel colpire innanzitutto le mafie. Occorrono più presidi sui territori, luoghi franchi e sicuri per offrire aiuto e protezione, e aiuto concreto alle ragazze che subiscono la schiavitù della prostituzione”.