Ernesto Abaterusso, Cosimo Borraccino e Alfonso Pisicchio ritengono “un errore di calcolo” quello operato. Ma parlano anche in questi termini:
“In Puglia si sta operando un furto gravissimo di rappresentanza ai danni della democrazia, stracciando le regole dettate da una legge elettorale che stabilisce chiaramente una cosa: chi supera con il voto degli elettori il 4 per cento ha diritto a concorrere alla rappresentanza regionale”. La questione riguarda l’attribuzione dei seggi per il consiglio regionale della Puglia: avendo superato la quota del 4 per cento Senso civico ritiene di avere diritto al seggio, oltretutto con l’attribuzione del premio di maggioranza. Infatti i tre esponenti sostengono che quanto diffuso dal ministero dell’Interno sul portale “Eligendo” relativo alle elezioni vsia sbagliato: alla maggioranza attribuiti 27 seggi e invece, sostengono i tre esponenti politici del centrosinistra, i seggi devono essere 29 su 50. Ovvero all’opposizione ne vanno tolti due.
Sia chiaro: l’attribuzione dei seggi ufficiale è solo quella sancita con decreto. Quella di Eligendo è un’indicazione ministeriale basata sul ccomplicatissimo calcolo. Certo un errore del ministero sarebbe clamoroso. Comunque sia, alla questione guarda ora, con interesse opposto, la Lega perché uno dei due seggi a rischio contesa sarebbe il suo.
Ma la legge regionale della Puglia parla in questi termini: la ripartizione si fa sulla base dei voti degli ammessi, non di tutti. Sulla base di questo, Senso civico è fuori. Salvo avere ragione sulla base del ricorso già presentato.