Di Michele Vigilante:
Si sono svolti questa mattina i funerali di Francesco Traiano, l’imprenditore che nel tentativo di difendere la propria attività è stato ferito gravemente. Sono trascorsi 23 giorni da quella mattina del 17 settembre, quando alcune persone hanno fatto irruzione nel Bar-Tabacchi di via Guido D’Orso “Gocce di caffè”, da poco rilevato dallo stesso Traiano. Quest’ultimo, dopo aver compreso le cattive intenzioni dei rapinatori, non ha esitato a difendere il registratore di cassa innescando una colluttazione finita con il suo ferimento ad un occhio con un’arma da taglio e diverse altre ferite su tutto il corpo. Soccorso immediatamente è stato portato in stato comatoso agli ospedali Riuniti di Foggia. A nulla sono servite le cure e il tentativo di migliorare le gravi condizioni in cui era arrivato Traiano in ospedale. Dopo 23 giorni di agonia si è spento facendo perdere ogni speranza ai suoi cari e a quanti lo conoscevano. Pochi anni fa la sorella di Traiano era stata brutalmente assassinata da suo marito. La gente ha affollato la chiesa Beata Vergine di Foggia per dare il suo ultimo saluto a Francesco. Molte le persone che hanno seguito l’omelia fuori dalla Chiesa nel rispetto delle norme anti-Covid. “Giustizia, Giustizia…” sono le parole pronunciate dai presenti, mentre la città si è stretta all’ultimo saluto alla salma con il lutto cittadino voluto dal sindaco Franco Landella, che non ha esitato a definire i delinquenti, tutt’ora a piede libero, dei “balordi” nei confronti dei quali lo stesso comune si costituirà, qualora venissero presi, parte civile. Toccante il passaggio dell’omelia di Mons. Pelvi che chiede agli artefici di questo delitto di costituirsi in quanto questa “spirale di morte” da loro innescata non gli darà tregua. Ed ha concluso lo stesso Vescovo con un invito a tutta la città affinché reagisca alla corruzione, alla concussione e alla violenza per “promuovere una rigenerazione di gentilezza, giustizia e verità”.