Una sgradevole signora, con la figlia che le chiedeva cosa stessimo facendo: “non hanno altro da pensare”. Sì. Non abbiamo altro da pensare, quando siamo con il familiare di una persona che è costretta sulla sedia a rotelle e vuole rappresentare il problema delle barriere architettoniche. Non del tutto risolto, in quel tratto di strada. La nuova rotatoria è finalizzata ad una migliore condizione del traffico urbano, la segnaletica ha suscitato perplessità ed ironia così come tre posti di parcheggio auto letteralmente in mezzo alla strada (Ernesto Calindri ne sarebbe stato entusiasta). Noi vogliamo evidenziare che con un’opera così importante l’abbattimento delle barriere architettoniche andrebbe realizzato in maniera complessiva. Magari imponendolo ai privati se proprio non di competenza comunale. Fatto sta che alcuni problemi restano, lì.
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