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Martina Franca: 228 attualmente positivi a test corona virus, domani niente mercato non alimentare Oggi stop agli ambulanti a Massafra
17 Novembre 2020
Sono attualmente 228 i casi di positività a test corona virus a Martina Franca. Il novero aggiornato fa dunque registrare un aumento di otto rispetto al precedente resoconto che risale a cinque giorni fa.
Sono in vigore da due giorni le misure stabilite dal sindaco per contenere la diffusione del contagio come la chiusura di parchi, il divieto di stazionamento in alcune strade e piazze (ma si può transitare ed accedere ai negozi) e, per domani, la sospensione del mercato per i generi non alimentari. A Massafra, stamani, niente mercato non alimentare e sarà così ogni martedì fino al 3 dicembre.
Di seguito una dichiarazione di Franco Ancona, sindaco di Martina Franca:
Non si arresta la curva epidemiologica sebbene possiamo parlare di una timida stabilizzazione dei casi di contagio da coronavirus in città. Rispetto alla comunicazione di domenica, si rilevano 8 casi positivi in più. Oggi ci sono, quindi, in città 228 cittadini positivi al Covid-19 mentre 246 sono in isolamento fiduciario (di questi 51 hanno già effettuato il tampone e risultano negativi).
Come Giunta abbiamo dato indirizzo al Dirigente della Protezione Civile di attivare delle convenzioni con i laboratori autorizzati per la somministrazione gratuita di test antigenici rapidi al personale della scuole comunali, agli studenti e ai loro congiunti in età scolare (sulla base dell’indicazione dei Dirigenti Scolastici) per offrire un servizio che aiuti ad affrontare, con maggiore serenità, il periodo di isolamento fiduciario imposto dal Dipartimento di prevenzione dell’ASL alle famiglie di alunni, insegnanti e personale scolastico risultati a stretto contatto con un caso positivo. Tale possibilità sarà offerta anche al personale comunale e ai volontari della protezione civile al fine di garantire costantemente i servizi pubblici erogati dell’Ente ed il servizio di Protezione Civile che, altrimenti, rischierebbero un rallentamento, se non addirittura un’interruzione, in caso di eccessivo ritardo nella somministrazione di test per la verifica dell’estensione dei contagi