Di Francesco Santoro:
«ll virus continua a correre ma fortunatamente aumentano anche i guariti». Così il sindaco di Gravina in Puglia, Alesio Valente, il quale fornisce i dati relativi al contagio in città: «Oggi (ieri ndc) si sono registrati altri 35 casi e 32 guarigioni. Si contano pertanto (in totale) 935 attualmente positivi, 275 guariti ed fino a questo momento fortunatamente nessun nuovo decesso», scrive il capo del governo locale.
Intanto la Regione Puglia, alle prese con un’emergenza dai numeri impressionanti, è a lavoro per rafforzare la rete ospedaliera. A causa della «particolare virulenza con conseguente alta ospedalizzazione dei pazienti Covid nel mese di novembre», la direzione generale del Policlinico Riuniti di Foggia ha deciso di attivare livello d’allerta 5. «Rappresenta una sorta di mobilitazione generale di unità operative specialistiche-si legge in una nota-: fin dall’inizio della pandemia erano già state interessate da riconversione alcune strutture specialistiche complesse come l’Endocrinologia e la Reumatologia a cui si sono aggiunte, in ordine temporale, la Nefrologia e la Gastroenterologia Covid che rappresentano un potente presidio specialistico di sostegno ma anche di continuità assistenziale che rimane uno dei pilastri delle misure riorganizzative dell’azienda ospedaliera, in costante ascolto delle necessità del territorio». A Terlizzi, invece, il Presidio post acuzie «entra a far parte della Rete Covid-19, raddoppiando così la quota di posti letto» dedicati questo particolare tipo di assistenza. Ad annunciarlo è l’Asl di Bari: «Con i 40 posti letto già operativi nel “Fallacara” di Triggiano e i 40 attivi da oggi al “Sarcone”, sale infatti a 80 il numero delle degenze attrezzate per accogliere e gestire in sicurezza i pazienti Covid positivi in uscita dai reparti per acuti e quindi avviati verso la remissione della malattia- recita una nota -. Il Ppa di Terlizzi è stato sottoposto ad un processo di riconversione che ha riguardato in particolare le unità operative di Lungodegenza e Riabilitazione pneumologica, attrezzate anche per l’ossigenoterapia. Sono stati ridisegnati i percorsi in ingresso e uscita, approntate aree filtro, ricavati ambienti per la vestizione e svestizione del personale, acquisite forniture di dispositivi di protezione individuale e realizzata una centrale di monitoraggio per tenere sotto controllo i parametri vitali dei pazienti».