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Da Bari un libro che racconta il calcioscommesse "Gioco pericoloso" di Gabriella Genisi verrà presentato venerdì sera a Locorotondo

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gioco pericolosoLa presentazione del libro venerdì 18 luglio 2014 alle 20 in piazza Vittorio Emanuele a Locorotondo. Di seguito la comunicazione diffusa dall’ufficio stampa del Comune di Locorotondo:

«Gioco pericoloso» di Gabriella Genisi è un giallo tutto italiano, dove la protagonista è Lolita Lobosco, commissario affascinante e perspicace, una verace donna del Sud. Un libro che si lascia leggere con estremo piacere, come sorseggiare una bibita fresca in un torrido pomeriggio d’estate.

Durante la partita decisiva per la qualificazione in serie A del Bari, al san Nicola muore un giocatore. Una morte naturale, si direbbe, però con qualche mistero di troppo. Pochi mesi dopo, infatti, il commissario Lolita, indagando su quello che a tutti è sembrato un incidente, si imbatte in un intrigo internazionale destinato a colpire le fondamenta del calcio italiano. Un losco mix di sport e malavita che rischia di sconvolgere anche la vita di Lolì. 

Un libro che profuma di Caffè Borghetti e di caldo polveroso allo Stadio san Nicola di Bari, di cozze ripiene, di misteri che s’infittiscono, di situazioni comiche e grottesche, d’intrigo poliziesco e di humour viscerale, di bandiere biancorosse che sventolano sui balconi.

Questo è  libro che si fa coccola, è fresco, spassoso, ilare perchè mette di buonumore chi lo legge, scritto con naturale fluidità rende la lettura un momento di puro relax. La scrittrice, inoltre, utilizza espressioni che richiamano il linguaggio parlato e quello dei social, quali ad esempio «chissapoiperchè», «l’amicamia», «ennò», «ecchecavolo», «Nicolamio». Ciò conferisce al romanzo una freschezza particolare: il lettore si ritrova coinvolto in questo modo di comunicare tanto attuale e un pò irriverente nei confronti della lingua italiana, ma sicuramente vincente.

Il commissario della Omicidi, Lolita Lobosco, è il corrispondente femminile del detective, letterario e televisivo, più famoso: Salvo Montalbano. I due, tranne il dialetto (siciliano per lui, barese per lei) hanno in comune una certa dose di fascino, il piacere per la buona cucina e un modo di fare e di condurre le indagini tutto personale. Chissà se i due incroceranno mai i loro destini…
In «Gioco pericoloso», il commissario Lobosco è impegnato in un’indagine complessa legata al mondo del calcio, un tema di grande attualità, che spesso collega al tifo e alla passione, interessi economici (come nel caso del Calcio scommesse) e, purtroppo, violenza e criminalità. C’è spazio per i colpi di scena e per le risate improvvise. Non manca nulla a questo giallo, tutti gli ingredienti sono sapientemente dosati e il piatto finale è d’effetto. Di quelli speciali.

Durante l’ultima decisiva partita di campionato, accade che Domenico Scatucci, capitano trentaduenne della squadra barese, muore sul campo. Una morte (apparentemente) inspiegabile, sulla quale aleggia l’ombra del doping. La gioia del pareggio è zittita dal silenzio rispettoso dei tifosi e il commissario Lolì inizia da qui l’indagine. Le sue peripezie, personali e professionali, la mettono in contatto con personaggi bizzarri e simpatici, qualcuno anche antipatico e saccente, e le loro vite. Sicuramente tutti vi rimarranno cari e, voltando l’ultima pagina, vi sembrerà di dire addio ad una vecchia cara amica: Lolita Lobosco.

Un giallo per tutti che si stempera nel romanzo di costume, apprezzerete quel particolare modo di indagare, del commissario Lolì, che coniuga la precisione tecnica ai moti del cuore e, soprattutto, all’intuito.
Un libro che sul comodino (e sotto l’ombrellone) non può mancare.


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