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Foggia e Bat, per diciotto Comuni ritorno alla zona gialla. Si rischia la zona rossa per tutta Italia a Natale Emiliano: verifiche su Altamura e Gravina in Puglia

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Il presidente del Consiglio scrive del senso di responsabilità che sapremo, come collettività, a mostrare a Natale. Invita ad aderire alla campagna di vaccinazione anti Covid che partirà il mese prossimo. Meno diplomatico il ministro Francesco Boccia: folle ingiustficabili, servirebbe il lockdown nazionale. Secondo i rumors, proprio la zona rossa per tutta Italia a Natale è un rischio concreto ed è ipotesi in valutazione in questi giorni. Gli assembramenti, i dati di contagi e (soprattutto) decessi che rimangono a livelli preoccupanti se non inaccettabili, potrebbero essere l’origine di un nuovo dpcm con poche concessioni come gli spostamenti fra piccoli Comuni.
Scrive Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia:
Sulla base delle verifiche effettuate dal Dipartimento Salute della Regione Puglia sull’ultima settimana di monitoraggio, non verrà prorogata la zona arancione nei comuni delle province Bat e di Foggia che erano stati oggetto di ordinanza la settimana scorsa, e che quindi da domani rientrano in zona gialla come l’intera Puglia. Stiamo verificando con i sindaci di Gravina ed Altamura i dati di questi comuni della Citta Metropolitana di Bari per decidere se prorogare o meno. Oggi possiamo dire che i segnali di miglioramento che avevano già portato il Ministero della Salute e l’ISS a riclassificare tutta la Puglia in zona gialla la settimana scorsa, e che sono state confermati con l’ultimo report di monitoraggio, si vanno progressivamente consolidando e interessano ormai tutte le province. Questo è però un momento delicato: se vogliamo che la curva dei contagi continui a scendere e, soprattutto, se vogliamo che non torni a salire, i comportamenti che ciascuno di noi terrà nei prossimi giorni sono decisivi. Dobbiamo mantenere alta la guardia, rispettare le misure di prevenzione in ogni luogo, al lavoro, durante il tempo libero, in casa. Solo così potremo evitare di tornare alle limitazioni delle settimane scorse, o a misure ancora più stringenti, che sono devastanti per tante categorie produttive, e proteggere noi stessi e le persone più fragili a cui vogliamo bene.

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