Di Francesco Santoro:
Futuro incerto per 120 operai della fabbrica di Mottola del Cotonificio Albini: lo evidenziaano Filctem-Cgil, Femca-Cisl e la Uiltec-Uil. «Dall’odore, sembra una ricetta già assaggiata- affermano le organizzazioni sindacali-. In solidarietà da novembre, quindi in cassa integrazione straordinaria, quindi hanno ottenuto le proroghe relative al Covid fino a marzo 2021, non si conosce quale programma ha l’azienda Albini per lo stabilimento mottolese».
Stando alle informazioni fornite dalle sigle sindacali, le fabbriche Albini in Egitto e Repubblica Ceca lavorano a basso regime, mentre in Puglia questo «non accade» e il timore è che «il gruppo abbia già deciso di depennare Mottola dalla geografia aziendale- sostengono Filctem, Femca e Uiltec-. Non si conoscono quali progetti industriali abbia Albini per lo stabilimento di Mottola e quindi il futuro dei lavoratori è al momento indistinto, non si riesce a immaginare nulla oltre la scadenza della cassa integrazione», si legge in una nota stampa. Le tre sigle sindacali dicono che «il futuro del Cotonificio Albini è avvolto nel mistero, quindi, ma tutto fa credere che questa nebulosità non sia altro che il tentativo da parte dell’azienda di evitare di affermare notizie nefaste, a cominciare dalla chiusura dello stabilimento oppure, la cessione ad altre imprese- commentano Filctem, Femca e Uiltec-. I lavoratori hanno il diritto di conoscere il loro futuro e di difendere il posto di lavoro, perché nessuna impresa può pensare di sedersi alle tavole pugliesi e alzarsi senza pagare il conto».